Da un anno a questa parte centinaia di migliaia di creator si stanno guadagnando uno stipendio pubblicando video in formato breve (60 secondi o meno) su YouTube, che sta così accelerando la sua corsa per competere con rivali come TikTok e Instagram. Una strategia di certo non economica: la piattaforma di proprietà di Google sta sborsando ogni mese decine di migliaia di dollari ad alcuni dei migliori creator di YouTube Shorts, come l’influencer di bellezza Sydney Morgan, l’appassionato di tecnologia Mrwhosetheboss e la professoressa Rebecca Rogers.
Come è nato YouTube Shorts
Lo scorso anno YouTube ha iniziato a offrire ai creator una quota delle entrate pubblicitarie di Shorts, poiché la sua funzione di video online in formato breve, creata sulla falsariga di TikTok, faticava a distinguersi in un panorama fortemente competitivo.
Attualmente più di un quarto degli oltre 3 milioni di partecipanti allo YouTube Partner Program (attivo da ormai 16 anni) guadagna denaro con gli Short, spesso in aggiunta ai tradizionali video di lunga durata, come ha annunciato la società in un post sul blog dal titolo “Un anno dopo, la compartecipazione alle entrate su Shorts dimostra quanto la tua passione su YouTube possa ripagare”.
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Secondo YouTube, i dati dimostrano la sua capacità di incentivare i creator a provare un nuovo formato ed attirare nuovi utenti. “Da un lato offriamo ai creatori digitali gli strumenti di cui hanno bisogno per raggiungere gli spettatori ovunque si trovino, dall’altro diamo agli spettatori la possibilità di godere di contenuti in formato breve e fruibile, oltre a tutti gli altri formati esistenti”, ha dichiarato alla CNN Amjad Hanif, Vice President of Product Management – YouTube Creator Products.
La sfida di YouTube a TikTok & co.
Per YouTube, da tempo forza dominante nel settore dei video online, far crescere gli Short è fondamentale per sostenere la concorrenza di altre piattaforme come TikTok, Instagram, Snapchat, X e altri.
E di spazio per crescere sembra essercene ancora: secondo quanto dichiarato dall’azienda, YouTube Shorts ha ora 70 miliardi di visualizzazioni giornaliere medie, mentre Meta ha affermato l’anno scorso che i suoi video in formato breve, i Reels, avevano raggiunto 200 miliardi di riproduzioni giornaliere medie su Facebook e Instagram.
TikTok verso il bando negli Usa?
Una vera e propria “mucca da mungere”: secondo Meta, Reels frutterebbe 10 miliardi di dollari di entrate pubblicitarie annuali. Al contrario YouTube, che lo scorso anno ha registrato oltre 31 miliardi di dollari di entrate pubblicitarie totali su tutta la piattaforma, non ha voluto condividere i numeri specifici di Shorts.
Resta il fatto che il momento potrebbe essere più che buono considerata la possibilità di un divieto di TikTok negli Stati Uniti, dopo che la Camera ha approvato un disegno di legge che richiede alla piattaforma di origine cinese di separarsi dalla sua società madre di Pechino, pena il di essere bandito dagli app store statunitensi.
Quanto si guadagna con YouTube Shorts
Ma quanto si guadagna di fatto con YouTube Shorts? L’azienda in concreto non lo svela, ma a parlare è Sydney Morgan, beauty influencer da 7,6 milioni di follower: innamoratasi del makeup durante la pandemia, quando le è stato diagnosticato il morbo di Crohn, ha trasformato un momento difficile in un’esperienza positiva. “Non sapevo cosa aspettarmi dalla quota di entrate di Shorts, ma riesco a guadagnarmi da vivere molto bene solo con quelle, a differenza di qualsiasi altra piattaforma”, ha dichiarato la creator.
Sebbene abbia iniziato a pubblicare post soltanto nel 2020, Morgan ha affermato che il suo pubblico su YouTube è davvero decollato dopo che la piattaforma ha lanciato Shorts l’anno successivo.
“Adesso utilizzo gli Shorts come supplemento per raggiungere nuovo pubblico e incanalarlo nel mio formato lungo”.
Gli shorts sono ora anche la principale fonte di reddito di Sydney Morgan: circa 20.000 dollari al mese, due terzi dei suoi guadagni totali da YouTube, ha affermato, secondo quanto riporta la Cnn.