Nel suo monologo del 2019, Asian Comedian Destroys America, il comico Ronny Chieng aveva previsto qualcosa di simile. Ma, appunto, era stand-up comedy. Eppure, ecco che la realtà supera la satira e la fantasia. Di cosa parliamo? Della nuova leva di servizi di consegna a domicilio che promette di abbassare ad appena dieci (10) minuti il tempo d’attesa dall’ordine di un prodotto alla sua delivery.
Spesa a domicilio, gli spagnoli di Blok a Milano e Roma
“Amazon Prime. Più veloce. Prime NOW!”, scherzava Chieng nel suo show Netflix. Ma è proprio questa la funzione di Blok, startup spagnola approdata da poco in Italia, per ora solo a Milano e Roma, con cui gli utenti possono ordinare la spesa facendosela consegnare entro una decina di minuti. Come ha scritto il sito Startup Italia, è come “comprare il sale via app quando l’acqua per la pasta è già sul fuoco”. Finora l’azienda ha solo un magazzino meneghino, in zona Navigli, ma sta lavorando per aprirne altri quattro, tutti nella cerchia dei bastioni. L’idea è chiara: garantire un servizio di incredibile efficenza e velocità partendo da un raggio d’azione piccolo ma densamente popolato: il centro di Milano, appunto. (Sarà più difficile replicare la stessa cosa a Roma, crediamo.)
Blok non è sola. C’è anche la tedesca Gorillas che funziona allo stesso modo e dal 30 maggio è sbarcata a New York City. Per ora è attiva solo in alcune zone di Brooklyn, ma nella Grande Mela la competizione è già attiva: Fridge No More è una startup che consegna la spesa nel giro di un quarto d’ora.
Il boom della spesa a domicilio
L’era del Covid ha fatto la fortuna di poche aziende e sparuti settori. Ha reso noto in tutto il mondo Zoom, per esempio. Ma ha anche abituato milioni di persone a fare la spesa online, andando sui siti dei principali supermercati che offrono un servizio simile da anni. La pandemia e il lockdown hanno fatto il resto e il settore è cresciuto del 54% nel solo 2020. Alla fine dell’anno in corso, secondo il sito eMarketer, il giro d’affari globale supererà i 100 miliardi di dollari.
Spesa a domicilio… i lavoratori?
Deliveroo, JustEat, Uber, Glovo e gli altri sono stati solo l’inizio. La loro missione sembra essersi fusa con il modello Prime di Amazon (e Prime Now in alcune città, dove la consegna è a due ore), dando una folle accelerata al settore. I rischi? Quelli di sempre: le condizioni di lavoro, il pericolo del traffico, lo stato dei magazzinieri, l’impatto nei fornitori… Quanto a Blok, a guidarla ci sono persone che hanno lavorato ad alto livello proprio nella delivery. A Startup Italia il suo co-fondatore Hunab Moreno ha spiegato che “non ci piaceva molto dal punto di vista etico quello che facevamo quando lavoriamo per i grandi gruppi”. E precisando: “I nostri sono tutti assunti, quando non consegnano lavorano in magazzino, e hanno diritto alle ferie pagate come tutti”.