Home Future Swiftonomics, ovvero effetto Taylor Swift sull’economia (taglio dei tassi incluso) 

Swiftonomics, ovvero effetto Taylor Swift sull’economia (taglio dei tassi incluso) 

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Il costo del mutuo casa può dipendere da Taylor Swift? Dite di no? Dovete ricredervi, perché pare proprio di sì: l’iconica popstar è attesa in Europa per il suo Eras Tour e l’effetto sull’economia è già evidente, al punto che gli esperti parlano di Swiftonomics.

Swiftonomics: cosa significa 

“Swiftonomics” (da Swift e economics, cioè economia), così come “Swiftflation” (da Swift e inflation, cioè inflazione), sono due termini con cui ci si riferisce all’evidente aumento della spesa dei consumatori, in particolare in hotel e ristoranti, intorno alle date del tour della cantante da record, che sta prendendo d’assalto il mondo. Taylor Swift ad aprile ha messo a segno un patrimonio da 1,1 miliardi di dollari, diventando così la prima musicista a comparire nella lista dei ricchissimi di Forbes; inoltre, è l’artista solista che può vantare il maggior numero di settimane al primo posto nella classifica degli album USA, facendo persino meglio di Elvis Presley.  

La sua ricchezza è realizzata principalmente attraverso il catalogo musicale, le vendite di dischi, la vendita di biglietti per tournée e le offerte di streaming, ovvero sfruttando al massimo il ruolo di cantante e interprete, anziché avviare attività accessorie come linee di moda, marchi di bellezza, catene di ristoranti, proprietà e simili, come fanno colleghi e colleghe.  

Taylor Swift e gli effetti del gig tripping

Essendo un’artista così iconica, Taylor Swift ha un impatto economico significativo sulle città che ospitano i suoi concerti, soprattutto quelle europee, perché nel Vecchio Continente in genere si ottengono meno date e location rispetto alle controparti americane. 

Considerato che la popstar è seguita da un incredibile numero di Swifties, ovvero fedelissimi fan (è il gig tripping, bellezza) disposti a spendere anche tanto pur di vedere le sue esibizioni, il risultato è sotto gli occhi di tutti: il numero di turisti nelle città che ospitano i suoi concerti aumenta a dismisura, portando con sé una rapida crescita dei prezzi, soprattutto quelli degli hotel, ma anche quelli dei ristoranti, degli aerei e dei servizi in generale. Secondo un recente rapporto di Lighthouse,  riportato da EuroNews, per le strutture alberghiere si calcola un aumento medio del 44%, con picchi di oltre il 100% a Liverpool (115%), Varsavia (154%) e Stoccolma (119%).

A Londra la mega conclusione del tour 

L’effetto è, e sarà, evidente soprattutto nel Regno Unito: a Londra è prevista la conclusione ad agosto, ma la popstar ha dato il via al suo tour in Uk all’inizio di giugno a Edimburgo. La capitale della Scozia ha calcolato che i concerti e le spese associate alla presenza in città della vincitrice del Grammy hanno contribuito all’economia locale per circa 77 milioni di sterline, pari a 98 milioni di dollari. L’appuntamento principe sarà a metà agosto nella capitale britannica, quando Taylor Swift chiuderà il giro e prenderà il volo per tornare negli States.


Taylor Swift e… il taglio dei tassi

Le date delle ultimi esibizioni londinesi, che saranno anche le ultime d’Europa, coincideranno proprio con i giorni in cui la Bank of England (BoE) dovrà prendere importanti decisioni sull’economia del paese, a cui il tour swiftiano potrebbe portare un miliardo di sterline secondo le stime di Barclays. 

In vista di agosto “potrebbe esserci un’impennata dei prezzi degli hotel significativa, che potrebbe temporaneamente aggiungere fino a 30 punti base all’inflazione nel campo dei servizi (+15 punti base sul titolo)”, hanno scritto Lucas Krishan e James Rossiter, analisti della banca di investimento TD Securities, come riporta Cnbc. 

Nello stesso mese la Banca d’Inghilterra  dovrà decidere se iniziare ad abbassare il tasso di interesse, attualmente al 5,25%, il massimo degli ultimi 16 anni, ma i 65 economisti intervistati da Reuters prevedono – tranne due che questa decisione slitterà a settembre proprio a causa della Swiftflation o Swiftonomics. La BoE non ha risposto modo specifico quando è stata contattata dalla CNBC, ma ha affermato che “esamina un’ampia gamma di indicatori economici quando prende le sue decisioni sui tassi di interesse”.

Insomma, se a rata del mutuo non scende, qualcuno deve prendersela con Taylor Swift.