Le macchine volanti sono un vecchio mito del progresso novecentesco. Il primo modello, chiamato “Autoplane”, fu costruito addirittura nel 1917 da Glenn Curtiss. All’epoca sembrava inevitabile: i cieli del futuro prossimo sarebbero stati pieni di queste strane vetture. Ecco, non è andata proprio così, anche se ogni sei mesi viene annunciato un nuovo progetto o una nuova startup del settore. Solo che oggi si parla di “taxi volanti”, una nuova categoria forse ritenuta più credibile delle semplici auto volanti.
Milano-Malpensa, volando
A ben guardare questi mezzi sono (o sarebbero) dei piccoli elicotteri, un incrocio tra un’utilitaria e un drone a elica. E sembrano essere pronti a conquistare i nostri cieli – questa volta, sul serio. Prendete la start up italiana Walle Mobility, che ha promesso una navetta aerea Malpensa-Milano Centrale “nel 2025”. Alla base dell’idea, la collaborazione con Jaunt Air Mobility, azienda statunitense produttrice di elicotteri elettrici, una delle tante realtà che sta puntando su questa tecnologia.
Secondo l’Economist sarebbero circa trecento le aziende operanti nel settore, che “potrebbe valere 674 miliardi di dollari entro il 2040”, secondo Morgan Stanley. Finora, però, sono ancora promesse. Basta spulciare gli archivi dei giornali internazionali per ripescare articoli come questo, del 2019, in cui si promette un servizio simile “entro il 2022”. Manca meno di un anno.
Tante promesse, pochi fatti
Lo scorso anno persino Toyota ha scommesso su Joby Aviation (che ha accordi anche con Uber), produttrice di un elicottero elettrico pensato per “trasformare la tua vita quotidiana”. Quanto alla tedesca Volocopter, ha inaugurato il suo servizio a Singapore nel 2019, in modalità sperimentale, con risultati finora tiepidi tra i cittadini.
A ben guardare, insomma, questi “taxi volanti” sono la nuova frontiera degli elicotteri – più piccoli ed elettrici. E, come gli elicotteri che conosciamo, sono appannaggio dei più ricchi, che devono spostarsi da un punto all’altro velocemente e sono disposti a strapagare. Li vedremo solcare un giorno tra i cieli italiani? Vedremo, anche se siamo piuttosto sicuri che non si tratterà di un fenomeno di massa.