Se non faremo qualcosa, entro il 2030 l’inquinamento da plastica raddoppierà e gli oceani saranno gli habitat più colpiti, come già dimostra la presenza di gigantesche isole fatte di spazzatura. Bastano piccoli gesti, che partono da oggetti apparentemente insignificanti. Come i tappi di plastica delle bottiglie, che spesso e volentieri cadono a terra senza che ce ne accorgiamo, andando poi a finire chissà dove. Per evitarlo, arrivano i “tethered cap”.
Tethered cap: cosa sono?
A introdurre per prima i tethered cap è Coca Cola, in anticipo di due anni rispetto alla normativa europea che li renderà obbligatori in tutta l’Unione. Cosa sono? Si tratta di tappi che rimangono attaccati alla bottiglia attraverso una linguetta, facilitando la raccolta e il riciclo. Le prime bottiglie a fare bella mostra del nuovo tappo saranno, già da questo mese, quelle di FuzeTea, ma poi la novità sarà estesa a tutte le confezioni in Pet, già completamente riciclabili, dei vari marchi aziendali. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Cristina Camilli, Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali Coca-Cola Italia, come riporta l’Ansa – è quello di ridurre l’impatto delle nostre confezioni. Lavoriamo ogni giorno in termini di innovazione per consentire alle persone di gustare le nostre bevande, in maniera sostenibile per loro e per il pianeta”.
Non solo tethered cap: la strategia sostenibile di Coca Cola
I nuovi tethered cap di FuzeTea “sono solo l’ultimo risultato del nostro impegno per rendere sempre più concreto il concetto di economia circolare e invitare a riciclare correttamente, smaltendo insieme bottiglia e tappo”, ha aggiunto Camilli. World Without Waste è la strategia di sostenibilità di Coca Cola, che negli ultimi 10 anni si è concretizzata in oltre 130 milioni di euro di investimenti in vari progetti, tra cui le bottiglie realizzate con il 100% di plastica riciclata. Oltre a questo, negli ultimi dieci anni bottiglie e lattine hanno visto ridursi la quantità di plastica, vetro e alluminio rispettivamente del 20%, 25% e 15%. Con i tethered cap viene messa ora a segno un’ulteriore riduzione del 14% del quantitativo di plastica per ogni tappo di FuzeTea. Un passo importante, che si spera sarà presto seguito da altre aziende, senza aspettare gli step obbligatori previsti dalla legge.
Allarme plastica per il Pianeta
Secondo uno studio della Commissione Ue, infatti, oltre l’80% dei rifiuti marini è costituito da plastica. Un’indagine di Legambiente conferma: pezzi e frammenti di plastica o di polistirolo rappresentano la categoria di rifiuti più diffusa sulle spiagge, ben il 21,3%. Tappi e coperchi in plastica per bevande sono al secondo posto con il 9,6%. Seguono i mozziconi di sigaretta con l’8% e i cotton fioccon con il 7,4%. Seguono bottiglie e contenitori di plastica per bevande, bicchieri, cannucce, posate e piatti di plastica usa e getta. Siamo davvero in quella che qualcuno definisce d’era l’era del ‘Plasticocene’: così la ricorderanno le generazioni future se non faremo qualcosa per cambiare le nostre abitudini.