Come un incubatore di startup ma specializzato in realtà operanti nel terzo settore e nell’economia sociale. Si chiamerà Centro di competenza per l’innovazione sociale e l’Unione europea ha scelto Torino per la sua unica sede italiana. Il progetto vincitore è nato nell’ambito del programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI) e si chiama Seed, Social innovation Ecosystem Development.
Il Centro
Il suo obiettivo, che porterà avanti con la partnership dell’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro), sarà di “potenziare le capacità di innovazione sociale”. Secondo l’assessore all’Innovazione del Comune, Marco Pironti, “si cercherà di trasformare un approccio che potremmo definire assistenzialista in uno sostenibile e autonomo economicamente”. Il Centro, insomma, “rappresenterà un fondamentale strumento per un reale impatto di lungo periodo su un territorio che storicamente è sempre stato capace, dai santi sociali in poi, di sperimentare nuove pratiche in questo campo”.
Si cercherà quindi di portare elementi di imprenditorialità all’interno di nonprofit e associazioni, che normalmente si mantengono grazie a fondi pubblici o europei, o di fondazioni private. Il budget complessivo del progetto è di 900mila euro.
La nuova Torino
Inevitabile la soddisfazione della giunta di Chiara Appendino, che ha definito Torino “città leader nel campo dell’innovazione sociale“ in Italia. Nel capoluogo del Piemonte hanno infatti sede sia I3A, l’istituto per l’intelligenza artificiale che la Casa delle Tecnologie Emergenti, entrambi annunciati alla fine del 2020. Tre realtà che stanno rendendo la città un polo importante anche a livello europeo nel campo dell’innovazione.