Passaggio di testimone per le Capitali Europee della Cultura (in inglese European Capitals of Culture – ECOC): Timișoara (Romania), Eleusi (Grecia) e Veszprém (Ungheria) hanno appena ceduto il titolo, assegnato da una giuria nell’ambito di un concorso pubblico, a Tartu (Estonia), Bad Ischl (Austria) e Bodø (Norvegia).
Le tre Capitali europee della Cultura 2024
Due le particolarità da sottolineare quest’anno. Innanzitutto la terza città, Bodø, fa parte di uno Stato, la Norvegia, che non aderisce all’Unione Europea: una scelta, quella di nominare una città che non rientra nell’Ue, affiancandola a uno o due città europee, che viene presa all’incirca ogni tre anni.
In secondo luogo anche Bad Ischl, in Austria, è una capitale un po’ particolare, perché non si tratta di una città di medie dimensioni, come sono di solito le capitali europee, ma siamo di fronte alla portabandiera di un insieme complessivo di 23 comuni distribuiti nel territorio del Salzkammergut, in Alta Austria. Una nomina collettiva, insomma, con l’obiettivo di valorizzare i territori in modo capillare, dando spazio anche a realtà meno conosciute.
Viaggi: perché visitare Tartu (Estonia)
Tartu, che si trova a 180 chilometri dalla capitale dell’Estonia, Tallinn, è anche Città della letteratura UNESCO, oltre che una delle tre Capitali europee della cultura per il 2024. la cittadina, insieme all’intera regione meridionale dell’Estonia, celebrerà la nomina nei prossimi 12 mesi con un ricco calendario di eventi, un po’ come faranno anche le altre “colleghe”. Tra questi, da non perdere è Kissing Tartu, in omaggio alla fontana Kissing Students, che celebrerà la gioia del bacio, con una dimostrazione di baci nella piazza del Municipio, che sarà trasmessa in diretta.
Tartu, una delle città più antiche dell’Estonia, è ricca di edifici ben conservati, tra cui la Cattedrale di San Pietro e la Chiesa di San Giovanni, ed è anche sede di una prestigiosa e storica Università, tra le più importanti istituzioni accademiche del Baltico, fondata nel 1632. Grazie ai numerosi bar, pub e club, Tartu offre una vivace vita notturna ed ospita anche molti eventi culturali, concerti e festival durante tutto l’anno. Il fiume Emajõgi , che attraversa il centro, offre invece l’opportunità per passeggiate rilassanti lungo le sue rive o per gite in barca durante i mesi estivi.
Viaggi: cosa vedere a Bad Ischl (Austria)
Il programma della Capitale Europea della Cultura 2024 per Bad Ischl e per gli altri 22 comuni che rientrano in questa iniziativa esplora non solo la storia e il presente, ma anche le prospettive future della regione e il suo rapporto con l’Europa e il mondo, aprendo così la strada a un nuovo modi di interpretare questa nomina. È la prima volta, infatti, che una regione alpina e rurale ottiene il titolo. “La cultura è il nuovo sale”, è il motto locale, che si lega anche al nome stesso della zona, il Salzkammergut: Salz, ovvero “sale” in tedesco, che indica la millenaria tradizione lodale di estrazione del sale, e Kammergut, che indicava la proprietà di un sovrano nel XV secolo. Anche in questo caso, vasto il programma culturale previsto per questi 12 mesi, con eventi, mostre, festival, concerti, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, workshop e altre attività culturali (qui il calendario). Ecco l’elenco completo dei comuni coinvolti: in Alta Austria, oltre a Bad Ischl, ci sono Altmünster, Bad Goisern, Ebensee am Traunsee, Gmunden, Gosau, Grünau im Almtal, Hallstatt, Kirchham, Laakirchen, Obertraun, Pettenbach im Almtal, Roitham, St. Konrad, Scharnstein, Steinbach am Attersee, Traunkirchen, Unterach am Attersee e Vorchdorf; in Stiria, invece, Altaussee, Bad Aussee, Bad Mitterndorf e Grundlsee.
Viaggi: quando andare a Bodø (Norvegia)
Bodø è Cresciuta una moderna cittadina che si è sviluppata molto grazie alla pesca delle aringhe: si trova nel Saltfjord, a 65 chilometri da Fauske e appena a nord del Circolo Polare Artico, punto ideale per muoversi alla scoperta delle isole Lofoten. Qui d’estate il sole non tramonta mai, mentre d’inverno si possono vedere le aurore boreali. Da visitare il Museo dell’Aviazione Norvegese, o Norsk Luftartsmuseum, ospitato all’interno di una struttura a forma di motore di aeroplano, e il Nordlandsbadet, il più moderno parco acquatico coperto del Paese, oltre alla graziosa chiesa di Bodin. A livello naturale, invece, da non perdere il Saltstraumen, il più forte vortice di corrente di marea del mondo, che può arrivare a 10 metri di diametro.
Le capitali italiane della cultura
Quali sono invece le città italiane che sono state nominate capitali della cultura o che si preparano ad esserlo nei prossimi anni? Dopo il 2023, che è stato l’anno di Bergamo e Brescia, nominate Capitale italiana della Cultura, per il 2024 questo titolo è andato a Pesaro, cheta appena dato inizio a un viaggio condiviso con la provincia come territorio policentrico sul tema La natura della cultura, ideato per esprimere la volontà di esplorare tutte le interazioni tra arte, natura e tecnologia. Un’operazione collettiva declinata in 5 linee tematiche, articolate in un programma di 45 progetti che coinvolge 50 comuni, 2 parchi regionali e un’Area protetta, puntando all’integrazione fra nuove professioni culturali e il distretto imprenditoriale locale, da sempre eccellenza creativa in ogni settore, dal design al bio, dalla gastronomia alla musica.
Perché è il momento di Maratea, finalista 2026
La Capitale italiana della Cultura 2025 sarà Agrigento, mentre è in corso in questi mesi la selezione per l’anno successivo. Lo scorso dicembre sono state presentate le dieci finaliste 2026, tra cui c’è anche Maratea (Potenza), città d’origine della vincitrice del festival di Sanremo 2024, Angelina Mango. Il sindaco ha già annunciato che le conferirà il titolo di ambasciatrice, mentre in passato è stata conferita la cittadinanza onoraria a Cesare Cremonini, che qui ha composto “Vorrei”, uno dei primi brani che lo hanno reso famoso. Non solo: la cittadina lucana nel 2023 è stata inserita tra i Borghi più belli d’Italia e nel corso del tempo ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la bellezza delle sue spiagge, tra cui quello di Legambiente, che le ha attribuito le “5 Vele” della sua Guida Blu.
Infine, Gorizia con Nova Gorica sarà capitale europea della cultura 2025, titolo che l’Italia si è aggiudicata l’ultima volta nel 2019 con Matera.