Continua la campagna europea contro le rotte aeree commerciali, specie se brevi ed economiche. Il motivo è di natura ambientale, visto il grande impatto ecologico di un viaggio aereo, e il fatto che nel Vecchio continente ci sono alternative più green.
Da Amburgo a Napoli, treni notturni
Ne avevamo parlato in riferimento al ritorno dei treni notturni nell’Europa centrale, che fanno parte di questo stesso trend. Questa volta sono i Verdi tedeschi ad avanzare una proposta simile, con una rete di treni notturni in grado di collegare gran parte delle città europee (qui il pdf in inglese). Gli stessi Verdi appena usciti da un’ottima tornata elettorale in Germania, quindi, premono sull’argomento, disegnando una mappa di collegamenti piuttosto ambiziosa. Da nord a sud, da est a ovest, spingendosi persino fino ad alcune isole del Mediterraneo, via ferry boat.
Ovviamente, per arrivare a un viaggio Danimarca-Portogallo via treno servono collegamenti ad alta velocità, dai 200 km/h in su, che in molti casi non ci sono. Per questo la proposta prevede un round di forti investimenti a livello europeo per rafforzare i collegamenti via ferro. Forte è anche il focus sulla comodità delle “nuove” cuccette, un particolare essenziale per un viaggio di questo tipo.
Quanto inquina il trasporto aereo?
Si tratta di una soluzione radicale per un problema che è tornato a pesare quest’estate, con una stagione turistica quasi normale e un ritorno dei low cost. Dei voli che per pochi euro ti portano in vacanza sono una grande tentazione per i consumatori, che finiscono per snobbare le alternative meno d’impatto. Comprensibile, sia chiaro, però troppo rischioso per l’ambiente.
“Se l’aviazione fosse una nazione”, recita un report dell’European Environmental Bureau, “sarebbe nella top ten delle più inquinanti al mondo”. Certo, i voli più sporchi sono anche quelli lunghi, i continentali, in grado di emettere più CO2 di quella prodotta da una persona in un anno intero. Del resto, però, quelli sono impossibili da sostituire. Londra-New York in treno? Non si può fare. Berlino-Parigi o Milano-Francoforte, invece, sì.
La proposta: bandire i low-cost “brevi”
Per questo un candidato dei Verdi tedeschi è arrivato a proporre la messa al bando dei low-cost “brevi”. Una provocazione da campagna elettorale oppure il primo passo verso una nuova politica europea? Lo vedremo. Di sicuro il partito ha aumentato il suo peso politico nel Paese dopo le recenti elezioni, mentre movimenti simili stanno aumentando i loro consensi altrove (non in Italia).
Quanto alla differenza di prezzo tra aerei e treni notturni, la proposta sottolinea “gli enormi vantaggi fiscali del traffico aereo”, che non paga tasse sul kerosene e non ha IVA sui biglietti aerei internazionali. Gli incredibili prezzi delle low cost, insomma, vengono anche da qui: dalle nostre tasche.
Secondo un sondaggio commissionato da una ONG tedesca, inoltre, il 69% degli intervistati in Germania, Polonia, Francia, Spagna e Paesi Bassi si sono detti disponibili a usare i treni notturni. Ma servono tanti investimenti e lunghi lavori sulle infrastrutture: prima si comincia, meglio è.
(Foto: particolare della rete di treni notturni inclusa nella proposta)