Perché questo articolo dovrebbe interessarti? I visori di realtà virtuali sono la tendenza tech del momento, ma è davvero così? In realtà tutti li vogliono, nessuno se li piglia, un po’ come la famosa regina di Castiglia. Il successo, quindi, tarda ad arrivare. Riuscirà Apple a far esplodere questa moda?
Vision Pro di Apple: quanto costa
La società della mela morsicata ha presentato con orgoglio il suo nuovo fiore all’occhiello, il visore di realtà mista Vision Pro. L’amministratore delegato del colosso tech, Tim Cook, ha svelato i primi dettagli sul nuovo dispositivo nel corso della recente Apple World Wide Developers Conference 2023, organizzata a Cupertino, in California. “Pensiamolo come un nuovo computer, un modo per guardare film, serie televisive e giocare, come mai prima d’ora. Se l’iPhone ha aperto al mercato degli smartphone, Vision Pro avvia quello dello ‘spatial computing’. Niente più sarà come prima”, ha promesso. Certo, il prezzo non è altrettanto promettente: 3.499 dollari (3.270 euro circa), cifra particolarmente elevata rispetto alla concorrenza, considerato che attualmente si va da poche centinaia di euro a circa 1.500-1.700 euro. Come andranno le vendite? Per saperlo bisogna attendere l’uscita nei negozi, prevista per l’inizio del 2024 negli Stati Uniti, poi inizierà la distribuzione in diversi altri paesi, Italia compresa.
Il flop dei visori di realtà virtuale
Il panorama è comunque a dir poco nuvoloso, perché gli altri visori AR/VR già disponibili sul mercato non decollano, come sottolineato qualche settimana da da Ming-Chi Kuo in un tweet e in un post sul suo blog su Medium: secondo l’analista internazionale specializzato nel settore dell’elettronica, questa tecnologia non è ancora pronta per il largo consumo, salvo che Apple non riesca a imprimere una svolta.
Da PS VR2 di Sony a Quest Pro di Meta
Per il momento si può solo inanellare una serie di flop più o meno accentuati. Per esempio, Sony ha ridotto del 20% i piani 2023 per la produzione di PS VR2: nemmeno gli utenti di Playstation 5 e più in generale gli appassionati di gaming di next-gen, insomma, contribuiscono al decollo, tutti in attesa forse della nascita di una “killer application” che possa convincere all’acquisto.
Il Quest Pro di Meta, per esempio, ha registrato solo 300 mila unità vendute, molto meno delle aspettative, in linea con lo scarso entusiasmo sollevato più in generale dal metaverso. Anche Pico, uno dei più grandi produttori del mondo di visori AR/VR, nel 2022 ha registrato spedizioni inferiori di oltre il 40% rispetto alle aspettative. Per non parlare della parabola discendente dei Google Glass… chi li ha (più) visti?
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Perché i visori AR/VR non convincono
Perché i visori AR/VR non riescono a sfondare? Secondo un sondaggio pubblicato da Piper Sandler il 52% dei giovani ha dichiarato di non avere interesse al riguardo o di non avere una visione chiara dell’utilità di questa tecnologia, che è un po’ il dubbio di tutti: a che ci serve esattamente un visore?