Ancora una proroga. E la riforma di Aifa continua a restare al palo. Il Consiglio dei Ministri, negli ultimi giorni, ha prorogato la durata del mandato dei Componenti della Commissione consultiva tecnico-scientifica e del Comitato prezzi operanti presso l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) fino al 23 febbraio 2023. Una ulteriore proroga che finora hanno tenuto sulle poltrone dei due organi gli stessi membri sia del cpr sia del cts.
L’auspicata riforma e le parole di Palù
Da tempo si auspica una riforma ai piani alti di Aifa. Anche il presidente, Giorgio Palù, durante l’ultima edizione di Salute Direzione Nord, ai microfoni di True-News.it, aveva dichiarato di “voler superare la divisione tra le due commissioni”. Obiettivo: unificarle.
Palù: “Unificare le commissioni permetterebbe di accorciare percorso di approvazine dei farmaci”
Spiegava Palù: “l’accorpamento degli organi che – secondo il presidente di Aifa – accorcerebbe di molto il percorso di approvazione dei farmaci e di regolazione dei costi. Aifa riveste un ruolo fondamentale nel sistema sanitario ed economico italiano. E lo si è visto durante la pandemia quando l’ente, di concerto con l’Ema, il suo gemello europeo, ha approvato i vaccini. Ma – ha spiegato Palù – “l’Aifa ha agito anche in autonomia, anticipando le indicazioni europee, sulla distribuzione dei farmaci antivirali e sulle terze dosi per i soggetti immuno-depressi”.Io ho proposto una commissione unica e su questo il direttore generale Magrini mi è venuto dietro. L’’importanza di avere una commissione unica, che raggruppi farmacologi, economisti, ricercatori e clinici, è dettata dal fatto che si evitino i rimpalli perché l’Aifa è l’unica agenzia regolatoria europea che ha una commissione prezzi e questo è stato molto utile in passato: ha permesso all’Italia di avere sconti notevoli”.
Il governo poi è saltato. Resta da capire come la squadra di Giorgia Meloni intenderà rivedere i quadri di Aifa.