L’industria farmaceutica apre il 2024 con alcune importanti acquisizioni e sviluppi strategici. Protagoniste Alfasigma, Bristol Myers Squibb e AstraZeneca, intervenute sul mercato con alcune operazioni onerose e strategiche. Tali manovre riflettono una tendenza in crescita nel settore farmaceutico verso l’espansione e la diversificazione dei portafogli di prodotti, con un focus particolare sull’innovazione e le terapie specializzate. Obiettivo delle aziende, rafforzare le loro posizioni in mercati chiave e ampliare le capacità di ricerca e sviluppo per affrontare le sfide sanitarie del futuro.
Alfasigma e il Filgotinib (Jyseleca)
Alfasigma ha siglato un importante accordo con Galapagos per l’acquisto del business di Jyseleca (filgotinib) per una cifra massima di 170 milioni di euro. Questa mossa segue la relativa Lettera d’Intenti del 30 ottobre 2023. Il filgotinib, un farmaco utilizzato per trattare artrite reumatoide e colite ulcerosa, ha già registrato vendite importanti in Europa. Con questa acquisizione, Alfasigma prevede di ampliare la sua presenza nel Vecchio continente e di arricchire il proprio portafoglio con ulteriori prodotti innovativi. L’accordo include anche il trasferimento di circa 400 dipendenti di Galapagos in 14 paesi europei a Alfasigma. La finalizzazione dell’operazione è prevista per il primo trimestre del 2024.
Bristol Myers Squibb e la svolta nel settore radiofarmaceutico
Bristol Myers Squibb ha annunciato l’acquisizione di RayzeBio per 4,1 miliardi di dollari, segnando il suo ingresso nel settore dei radiofarmaci. Si tratta della terza grande operazione dell’azienda in questo trimestre e riflette il suo crescente interesse nell’oncologia. Con l’acquisizione di RayzeBio, Bristol Myers Squibb ottiene vari programmi di terapia radiofarmaceutica in sviluppo, oltre a un impianto di produzione. L’acquisizione arricchisce il suo portafoglio oncologico e potenzia la sua pipeline di ricerca. La conclusione dell’affare è prevista nella prima metà del 2024.
AstraZeneca acquisisce Gracell
AstraZeneca continua a rafforzare la sua presenza nel campo delle terapie cellulari e geniche con l’acquisizione di Gracell per 1,2 miliardi di dollari. Questa operazione permetterà ad AstraZeneca di accedere a terapie CAR-T avanzate e alla piattaforma FasTCAR di Gracell, che promette di ridurre i tempi di produzione e migliorare l’efficacia delle cure. AstraZeneca acquisisce anche una pipeline promettente di terapie cellulari e geniche, compresi trattamenti per il mieloma multiplo e il lupus eritematoso sistemico. L’operazione è parte dell’impegno di AstraZeneca verso l’innovazione nel trattamento di malattie complesse.