Continua il dibattito attorno la proposta di abolire il numero programmato per l’accesso alla facoltà di Medicina. L’Anaao Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri, si è espresso contro la proposta del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Il Segretario Nazionale, Pierino Di Silverio, ha criticato l’iniziativa sottolineando che potrebbe portare a conseguenze negative per la professione medica e per il sistema sanitario nel suo complesso.
Di Silverio ha rilevato che, nonostante la carenza di personale nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN), la proposta di aumentare il numero di studenti ammessi a Medicina non sia la soluzione giusta. Secondo il leader sindacale, questa mossa potrebbe portare a una diminuzione della qualità della formazione medica, vista la possibile proliferazione di corsi telematici e la mancanza di opportunità pratiche, come tirocini e lezioni nei reparti ospedalieri.
Il Segretario Nazionale dell’Anaao ha espresso preoccupazione per il futuro dei laureati in Medicina, interrogandosi su dove potrebbero svolgere i tirocini e le lezioni pratiche, considerando l’attuale struttura del SSN e il numero elevato di studenti che potrebbe risultare in futuro dall’abolizione del numero chiuso. Di Silverio ha inoltre sollevato il timore che gli studenti di medicina possano essere impiegati impropriamente per colmare le presenti lacune di personale nel SSN.
L’Anaao Assomed ha evidenziato come questa proposta si configuri come un ulteriore attacco al sistema sanitario, che già sta affrontando varie problematiche, compresa la pressione sui medici attuali e quelli prossimi alla pensione. Di Silverio ha inoltre messo in guardia sulle possibili conseguenze negative di una riforma non condivisa trasversalmente, che potrebbe portare a effetti devastanti per il sistema sanitario di oggi e di domani.
L’Anaao ha inoltre annunciato la sua intenzione di ricorrere al Tar per tutelare il diritto alla formazione medica di qualità. Il sindacato propone invece di modificare le modalità di accesso alla facoltà di medicina e chirurgia, ma mantenendo il sistema del numero programmato. Di Silverio ha infine invitato il Ministro a un dialogo costruttivo con le parti sociali, per evitare di procedere con una riforma che potrebbe avere conseguenze disastrose, ribadendo la disponibilità del sindacato a partecipare a scioperi e proteste, anche a livello europeo, per far valere le proprie posizioni.