L’occhio della riforma della sanità lombarda si rivolge anche ai giovani, vittime inconsapevoli del periodo della pandemia. I lockdown hanno fatto emergere un boom di disagi legati alla salute mentale: ansia, panico e depressione coinvolgono sempre più gli adolescenti, costretti a vivere una fase importante della vita chiusi in casa e lontano dagli amici. Adesso il conflitto ucraino rischia di peggiorare il quadro.
La Regione Lombardia attenta alla salute mentale
“Potrebbero ulteriormente aumentare – aggiunge a true-news.it, Stefano Bolognini, assessore allo Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione di Regione Lombardia. Noi promuoviamo i modelli positivi: cerchiamo di raccontare, di condividere e di migliorare quello che già c’è magari con risposte anche innovative. Ma penso che si debba puntare su tante strutture e su tanti interventi, anche sul ruolo del privato sociale, che in Lombardia svolge già un lavoro straordinario, e che ulteriormente, anche attraverso la realizzazione e l’approvazione di una prima legge regionale sui giovani, aumenterà e migliorerà la propria azione. Insomma ci sono il pubblico e il privato sociale cioè un sistema sussidiario molto forte di interventi. Si può e si deve migliorare ma partiamo già da una buona base che va raccontata, che va condivisa perché possa essere uno strumento, un aiuto e un punto di riferimento anche per i giovani che magari stanno vivendo momenti di difficoltà“.
La nuova legge sui giovani
L’attenzione ai ragazzi è rafforzata dall’approvazione, negli scorsi giorni, da parte del Consiglio Regionale della Lombardia di una nuova legge dedicata ai giovani. “Novità previste dal provvedimento che avrà una dotazione finanziaria di circa 10 milioni di euro nel prossimo triennio – hanno evidenziato il presidente Fontana e l’assessore Bolognini – sono la costituzione di un osservatorio regionale sulle politiche giovanili, la creazione di un Forum dei Giovani, il lancio di nuovi e ulteriori strumenti di comunicazione e di dialogo con le nuove generazioni, tra i quali l’istituzione di un premio regionale“.
Oltre all’impegno per la salute di millenial e adolescenti, “la riforma mira a rafforzare le reti territoriali quindi la sanità in tutti i territori vicini ai cittadini con un investimento molto forte anche sulla telemedicina. Penso che quindi si sia raccolta l’esperienza precedente alla pandemia che poi ci ha imposto seriamente dei cambiamenti. E con questa riforma davvero viene ulteriormente rafforzata l’azione del sistema sanitario regionale lombardo: sono a disposizione 2 miliardi di investimenti, sono davvero tanti ma questo permetterà di razionalizzare e migliorare e anche di creare nuove strutture che saranno ancora più vicine ai territori e ai bisogni dei cittadini”, conclude Bolognini.