Nei primi 5 mesi del 2023 sono in calo nel mondo le operazioni M&A (fusioni e acquisizioni) nel settore Health Industries, con una flessione del 21% in linea con il trend già registrato nell’intero 2022 (-23% rispetto al 2021).
Si conferma tuttavia la forte attrattività dei settori Pharma ed Health Services
Si conferma tuttavia la forte attrattività dei settori Pharma ed Health Services, con un’accelerazione delle attività M&A attesa nella seconda parte dell’anno, guidata dal dinamismo delle aziende farmaceutiche e sanitarie italiane e dai fondi di Private Equity. Lo rileva il rapporto PWC Global & Italian M&A Pharma: 2023 Mid-Year Update.
Il settore Health Industries italiano
Zoomando sul mercato italiano, il settore Health Industries – emerge dal report – ha concluso i primi 5 mesi del 2023 con 37 operazioni annunciate, in leggero decremento rispetto ai primi 5 mesi 2022 (41). Mentre nel segmento Pharma&Lifescience il numero di operazioni annunciate è rimasto sostanzialmente stabile (25 contro 24), i deal nel segmento Health Services sono calati da 17 a 12.
Tutte le principali operazioni
Le principali operazioni annunciate sono state Chiesi/Amryt Pharma, PI Health Sciences Ltd/Archimica, Giuliani/Biogena, Biofarma/US Pharma Lab, Abiogen/EffRx, Ceres Pharma/Amnol, Garofalo Healthcare/Sanatorio Triestino, Quadrivio Silver Economy/Siare International Engineering. Il 57% delle 37 operazioni annunciate ha riguardato il coinvolgimento di investitori finanziari, con un’incidenza sostanzialmente in linea con i primi 5 mesi 2022 (61%).
Nicolò Brombin: “L’attività di M&A ha risentito a livello globale della forte incertezza legata al contesto inflattivo”
“Nei primi 5 mesi del 2023 – commenta Nicolò Brombin, Partner PWC Italia, HI Deals Leader – l’attività di M&A ha risentito a livello globale della forte incertezza legata al contesto inflattivo e alla crescita dei tassi di interesse, che ha reso più complicato e oneroso finanziare a leva nuove acquisizioni. L’attesa riduzione della pressione inflattiva, con la conseguente stabilizzazione dei tassi di interesse insieme a un progressivo riallineamento delle aspettative di prezzo tra venditori e acquirenti, dovrebbero portare a un’accelerazione delle operazioni di M&A nei prossimi mesi su scala globale. In questo contesto, il settore Health Industries italiano ha mostrato una sostanziale resilienza, sfruttando un mercato ancora fortemente disaggregato, ricco di target di piccole-medie dimensioni, ideali per le piattaforme buy-and-build, oltre al dinamismo delle aziende farmaceutiche e sanitarie nazionali che, beneficiando dell’ampia cassa a disposizione, sono meno esposte all’aumento dei tassi di interesse“.