La Commissione Europea ha proposto il 17 settembre nuove raccomandazioni agli Stati membri, invitandoli a vietare il consumo di sigarette, sigarette elettroniche e prodotti a base di tabacco riscaldato negli spazi all’aperto. Questa proposta è parte delle linee guida presentate martedì per aggiornare le precedenti raccomandazioni del 2009 relative alla creazione di ambienti senza fumo.
L’obiettivo dell’UE è di ampliare le aree vietate al fumo per includere anche luoghi all’aperto, dal momento che le norme attuali non sono sufficienti per garantire una protezione adeguata, soprattutto a fronte dell’emergere di nuovi prodotti come le sigarette elettroniche e i dispositivi a tabacco riscaldato.
“Chiediamo agli Stati membri di estendere le loro politiche per un ambiente senza fumo anche a spazi chiave all’aperto,” ha affermato la commissaria alla Salute dell’UE, Stella Kyriakides, durante una conferenza stampa. Questo aggiornamento si inserisce nel piano europeo per la lotta contro il cancro, che mira a far sì che meno del 5% della popolazione faccia uso di tabacco entro il 2040, rispetto all’attuale 25%.
Una delle principali novità delle nuove raccomandazioni è l’estensione del divieto di fumo anche a prodotti come le sigarette elettroniche e i dispositivi a tabacco riscaldato, sia contenenti nicotina che privi di essa. Kyriakides ha sottolineato come questi prodotti possano rappresentare una porta d’ingresso alla dipendenza da nicotina e, in alcuni casi, anche al fumo tradizionale, destando particolare preoccupazione per l’attrattiva che esercitano sui giovani.
Secondo i dati Eurobarometro del 2023, l’uso di sigarette elettroniche e dispositivi a tabacco riscaldato è in crescita nell’UE, con una prevalenza rispettivamente del 3% e del 2%. Oltre a ridurre il numero di fumatori, la Commissione intende anche tutelare la popolazione dall’esposizione al fumo passivo, che può causare gravi problemi respiratori e cardiovascolari, come evidenziato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Le nuove linee guida si concentrano in particolare su luoghi frequentati da bambini e adolescenti, come parchi giochi, piscine e aree scolastiche, poiché i giovani tra i 15 e i 24 anni sono tra i più esposti al fumo passivo. Secondo l’Eurobarometro, l’80% dei giovani in questa fascia d’età ha segnalato di aver visto persone fumare prodotti a base di tabacco in spazi pubblici all’aperto, e il 49% ha notato l’uso di sigarette elettroniche e dispositivi a tabacco riscaldato in aree simili.
Oltre a questi luoghi, le raccomandazioni della Commissione puntano anche a vietare il fumo in strutture sanitarie, edifici pubblici, mezzi di trasporto pubblico e locali come caffè, ristoranti, bar e zoo.