L’industria farmaceutica italiana si conferma leader in Europa: 47,6 miliardi di euro di export e 49 di produzione nel 2022, con un export cresciuto del +43% con un saldo estero di oltre 9 miliardi di euro, grazie all’incremento della produzione di farmaci contro il Covid-19.
Il dato è stato evidenziato lo scorso 21 aprile dal presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, in occasione dell’incontro promosso Innovazione e Produzione di Valore. L’industria del farmaco: un patrimonio che l’Italia non puo’ perdere, organizzato a L’Aquila presso l’auditorium Dompè.
Cattani: “Ci troviamo in una fase cruciale: è il momento di alzare l’asticella”
Per Cattani, il 2023 potrebbe non avere gli stessi risultati dello scorso anno ma i dati del primo trimestre confermano che la farmaceutica traina la produzione industriale, grazie a una crescita dell’export ancora molto buona. “Ci troviamo in una fase cruciale – ha aggiunto Cattani – per il nostro settore: da un lato le opportunità di investimenti a livello internazionale che possiamo attrarre grazie alla qualità del nostro sistema, dall’altro i rischi di una concorrenza internazionale altissima, forti politiche di attrazione investimenti da parte degli altri Paesi e il peso degli aumenti dei costi. E’ il momento di alzare ancora di più l’asticella e di riconoscere il ruolo strategico dell’industria farmaceutica per salute, investimenti, occupazione e sicurezza nazionale“.
Quindi le richieste di Farmindustria: rendere il Paese piu’ attrattivo per gli investimenti e garantire un quadro regolatorio meno complesso.