“La legge 23 del 2020 è nata dall’ascolto delle famiglie, delle loro esigenze e dei loro bisogni. La Regione Lombardia ha preso in carico oltre 50mila persone sul tema dipendenze. Il bisogno forte da parte delle famiglie, ma anche degli stakeholder, ovvero di chi eroga il servizio, sia a livello pubblico che privato, è quello di fare un passo avanti. La Lombardia è già un’eccellenza, essendo nato qui il modello delle comunità, che oggi portano un grande prestigio. Però si può fare di più. Tutto questo è avvenuto finora in assenza dello Stato, per volontà politica e per scelte tecniche”. Così Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone, ha spiegato il tema delle dipendenze in Lombardia durante la puntata di True Show in onda giovedì 29 aprile.
“Innanzitutto bisogna intervenire su minori: serve un aggancio precoce, bisogna entrare nelle scuole. Oggi dall’inizio della dipendenza alla richiesta di aiuto, e quindi all’accesso ai servizi, passano 5 anni in Lombardia, 7 in Italia. Su questo ci siamo concentrati: bisogna arrivare prima di avere una cronicizzazione della patologia. Serve fare prevenzione, nelle scuole, ma anche in altri contesti sociali e nei luoghi dello spaccio, dove iniziano le dipendenze”.
Droghe ma non solo: “La legge 23 è molto moderna, perché si occupa di tutte le dipendenze, comprese quelle dai videogiochi: un tema recente, ma molto attuale, che ha già portato anche tanti suicidi e altri gravi fatti, come abbiamo visto”.