“Ripartiamo dalla sanità territoriale nella prima regione d’Italia, la Lombardia, che ha fatto una legge che va in questa direzione. Ha stanziato 1 miliardo e 200 milioni del PNRR a cui aggiunge 800 milioni di fondi propri”.
Emanuele Monti, Presidente Commissione Sanità Regione Lombardia, spiega a True-News.it gli investimenti della Lombardia nel settore sanitario in occasione della prima tappa del roadshow “Salute un bene del territorio. I presidi territoriali e il futuro della sanità”, promosso da Federfarma Lombardia, l’Unione Regionale delle Associazioni Provinciali dei Titolari di Farmacia che aderiscono a Federfarma.
Medicina di prossimità e centralità delle farmacie
Investimenti per inserire al centro la medicina di prossimità e la farmacia come luogo centrale dell’assistenza sanitaria. Non solo come dispensatore di farmaco. “Già nel 2015 – spiega Monti – avevamo inserito la farmacia di servizi. Ora inseriamo la presa in carico della cronicità: ovvero vedere quanti farmaci i nostri anziani vanno ad assumere, seguire la parte del paziente cronico dal punto di vista dei farmacisti. Permettere ai medici di medicina generale di lavorare in rete, sul territorio”.
Riduzione liste d’attesa
Regione Lombardia è attiva anche nella riduzione delle liste d’attesa: “Siamo al lavoro – continua Monti. Non bisogna nascondersi dietro un dito: le lista d’attesa ci sono, soprattutto dopo il Covid, in Lombardia come in tutta Italia. Oltre ad aver potenziato la sanità, abbiamo inserito il meccanismo che penalizza il privato che non rispetta i tempi di attesa. Oltre ad aver previsto risorse concrete per offrire più prestazioni negli ospedali sia pubblici sia privati”.
“Pubblico e privato insieme per il benessere dei cittadini”
E il connubio tra pubblico e privato, le cui distanze si accorciano, è il pilastro su cui si fonda la riforma di Regione Lombardia. Spiega Monti: “La Regione deve dare le regole, definire i budget di cura e gli obiettivi. Tra cui proprio la riduzione delle liste d’attesa. Con la delibera del 24 gennaio, abbiamo fatto in modo che il privato sia a supporto del pubblico e dei cittadini lombardi”.