Fondazione The Bridge: L’impatto del Covid sui pazienti No Covid
Il 26 gennaio è stato presentato il progetto ideato da Fondazione The Bridge e realizzato con la collaborazione di Intexo Società Benefit, Università di Pavia e Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza (SIMEU), in cui si è fotografato l’impatto della pandemia sulle patologie in acuto e in cronico diverse dal COVID-19.
Impatto del Covid sui pazienti No Covid: i dati economici
Nello specifico, il contributo di Intexo nella ricerca è stato quello di raccogliere una serie di dati economici che consentissero di trarre delle considerazioni dell’impatto del COVID sui pazienti no-COVID.
Partendo dalla spesa sanitaria nazionale, secondo i dati della ragioneria di Stato, si è osservata una crescita del 6,5% toccando quota oltre 123 miliardi di euro. È importante considerare che, sino al 2019, le variazioni della spesa non hanno mai superato il 2% con un tasso medio annuo di crescita tra il 2012 e il 2019 dello 0,9%. Le voci di spesa che hanno maggiormente impattato su questa crescita sono state quella ospedaliera e farmaceutica.
L’impegno di spesa più significativo per l’assistenza ospedaliera
L’aumento più significativo di spesa è stato registrato per l’assistenza ospedaliera, anche erogata da operatori privati accreditati, che ha segnato un +15%. In grande crescita anche i consumi intermedi, voce che include anche i farmaci, che hanno mostrato nel 2021 un aumento del 12,7% contro una crescita media del 3,5%/anno. In particolare, l’acquisto di beni è aumentato dell’11% e la spesa per i dispositivi medici segna una crescita del 6,4% sul 2019 (con uno sfondamento del tetto di spesa di 1,6 miliardi). In aggiunta, va considerata anche la spesa gestita direttamente dal Commissario straordinario all’emergenza pari a circa 2,4 miliardi (mascherine, occhiali etc.).
Calano le spese per l’assistenza ospedaliera da privati
Si sono invece ridotte le spese per assistenza ospedaliera da privati (-1,25%) con variazioni significative tra le regioni (in Lombardia è stata registrata una flessione del -10,8%), e per l’assistenza riabilitativa (che flette del 4,6%). Si è registrata inoltre una sensibile riduzione del numero di ricette per prestazioni di specialistica erogate: -23% rispetto al 2019, per un totale di circa 50 milioni di ricette in meno.
Prada (Intexo): “Spesa sanitaria in aumento”
“In sintesi – commenta Mariangela Prada, CEO & Partner di Intexo Società Benefit – ci troviamo di fronte ad una spesa sanitaria in aumento, con driver di crescita “inediti” e flessioni che latentizzano una riduzione delle attività programmate, dell’assistenza riabilitativa ed integrativa e protesica, della diagnostica”.
Spesa farmaceutica convenzionata: calo del 3,6%
È interessante osservare anche i dati della spesa farmaceutica. Nel 2020 infatti si è registrata una diminuzione del 3,6% della spesa farmaceutica convenzionata, possibilmente riconducibile alla riduzione degli accessi alle farmacie proprio per le restrizioni imposte dalla dall’emergenza. I dati mostrano un rallentamento nella crescita della spesa per i farmaci antineoplastici e immunomodulatori: negli ultimi 7 anni pre-Covid questa spesa è cresciuta di circa l’87%, con un aumento medio annuo dell’11%, mentre tale crescita nel 2020 è rallentata ad un 6,2%. Risultano anche in contrazione la spesa farmaceutica per i vaccini, per i farmaci anti-HCV e quelli anti demenza. Cala anche l’acquisto di mezzi di contrasto utilizzati nella diagnosi e negli interventi.
In crescita antidepressivi e antipsicotici
Registrano invece una crescita rispetto al 2019 gli antidepressivi (spesa pro-capire +2,3%) e gli antipsicotici (spesa pro-capire +2,1%), in controtendenza rispetto al dato di riduzione delle diagnosi rispetto al 2019, in flessione del 21,8%. Questo a sottolineare un generale peggioramento della qualità di vita soprattutto in popolazioni più fragili.
Alla luce di tutto ciò, sarà interessante, nel prossimo futuro, tenere gli occhi aperti ed osservare quali saranno i molteplici impatti a lungo termine di questa epidemia e quale sarà il conto che ci verrà presentato negli anni a venire.
(a cura di Letizia Rossi, Intexo Società Benefit)