Il modello triangolare che vede interagire il medico di medicina generale, l’ospedale e il caregiver è uno dei punti di forma della riforma della Sanità lombarda. Un importante punto di svolta anche per l’oncologia, come ha notato Daniele Generali, Direttore Sc Multidisciplinare di Patologia Mammaria e Ricerca Traslazionale ASST Cremona, durante la tappa di Cremona del roadshow “Salute, un bene del territorio. I presidi territoriali e il futuro della sanità”, promosso da Federfarma Lombardia con il supporto organizzativo di Inrete.
Generali: “Oncologia da sempre legata all’innovazione”
“L’oncologia – spiega Generali – è da sempre legata all’innovazione. Prima di tutto dal punto di vista farmacologico: nuovi farmaci, orali o sotto cute, che possono spostare il posto di cura dall’ospedale in ambienti protetti. Un altro concetto è l’alfabetizzazione generale che risponde alla logica della triangolazione”.
“Importanti telemedicina e terapie digitali”
E in questo ambito l’utilizzo della telemedicina è imprescindibile: “Così come – aggiunge Generali – la teleassistenza e la terapia digitale“. “C’è un esperienza con Bocconi con cui si è fatto un primo passo. Siamo indietro rispetto alla Germania ma abbiamo all’attivo un tavolo tecnico che porterà il paziente a utilizzare le terapie digitali. Utili anche perché si possano misurare i parametri di sopravvivenza del paziente”.
Piano Oncologico Nazionale: “Buona base ma non lo vedo attuabile subito”
Di recente, come anticipato da true-news.it, è stato diffusa la bozza del nuovo Piano Oncologico Nazionale, che non veniva aggiornato dal 2014: “E’ una buona base, ma non lo vedo attuabile dopodomani in tutta Italia che, sull’argomento, ha ancora una strategia a macchia di leopardo. Per fortuna, la Lombardia è avanti”.