La sanità regionale pugliese viaggia sui binari dell’innovazione tecnologica tra telemedicina e progetti innovativi, come racconta a True-News.it, Giovanni Gorgoni, Direttore Generale dell’Agenzia Regionale strategica per la Salute ed il Sociale della Regione.
“Importante valutare il punto di vista dei pazienti”
“L’abbiamo sperimentata in Puglia – spiega a True-News.it Gorgoni – attraverso diversi progetti – penso per esempio alla telecardiologia – ai quali ha partecipato anche la Asl Bt. Oggi sicuramente serve una spinta in più, una spinta che deriva anche dall’esperienza che abbiamo fatto con il Covid e che ha consentito a diverse strutture, soprattutto territoriali, di attivare strumenti importanti di televisita e telemedicina. L’innovazione va però innanzitutto declinata nei processi e subito dopo negli strumenti: devono innovarsi le procedure di presa in carico e dopo gli strumenti con i quali gestire le patologie. Stiamo facendo importanti passi in avanti rispetto ai quali sarà poi importante valutare anche il punto di vista dei pazienti. Il loro benessere e il loro reale coinvolgimento, la loro aderenza alle cure restano il nostro più importante obiettivo”.
“CoReHealth e la digitalizzazione dei percorsi di cura”
Tra i progetti innovativi promossi dalla sanità pugliese c’è “COReHealth”, “la piattaforma di telemedicina che abbiamo realizzato in AReSS (Agenzia regionale per la sanità e il sociale) per tutta la Regione Puglia e che – dopo un anno di implementazione e sperimentazione – ha avviato la digitalizzazione del percorso di cura per tutte le Breast Unit attive sul territorio e le pazienti che hanno in carico”, aggiunge Gorgoni. E continua: “ La Puglia può contare su gruppi omogenei di professionisti che si occupano di tumore della mammella e che garantiscono una presa in carico globale delle pazienti: la telemedicina e la piattaforma in dotazione sarà lo strumento in più per portare avanti, dove sarà possibile e consigliabile, procedure alternative di telemonitoraggio e televisita. È l’esperienza che è valsa alla Puglia il ruolo di Regione bandiera con la Lombardia per la telemedicina nazionale”.
“Gatekeeper”, iniziativa europea di educazione sanitaria
Ma non solo. La Regione ha anche lanciato “Gatekeeper”, “un’niziativa europea di educazione sanitaria e di promozione di corretti stili di vita che ha l’obiettivo di raggiungere nella Regione Puglia 10mila persone. La terza linea di ricerca si rivolge a cittadini over 55 residente nelle province di Bat, Lecce e Taranto e si propone come un punto di riferimento istituzionale per dare indicazioni quotidiane su come vivere meglio e mantenersi in forma. Le informazioni passeranno attraverso una app, di semplice e immediato utilizzo, che proporrà contenuti varati da importanti istituzioni della salute e del benessere, su alimentazione, sport, cura del sé e attenzione al proprio stato di salute. La regia per selezione dei cittadini e per i contenuti è affidata a sofisticati sistemi di intelligenza artificiale. L’obiettivo è quello di rendere consapevoli i cittadini del ruolo attivo che hanno rispetto al proprio stato di salute, proponendo strumenti concreti di educazione sanitaria”.
La storia di Pasquale Caputo, da Monaco a Barletta seguito dalla telemedicina
Una delle applicazioni dei recenti sviluppi innovativi sanitari ha incontrato, negli scorsi giorni, una storia di coraggio e riscatto. Quella del signor Pasquale Caputo. “73 anni – racconta Giovanni Gorgoni . è uno sportivo con patologie croniche classiche della sua età e attraverserà l’Italia percorrendo ogni giorno più o meno 20 chilometri. E’ partito da Monaco l’8 maggio e arriverà a Barletta, sua città di origine, a fine luglio. Sottoporrà, cioè, il suo corpo a uno sforzo continuo anche con temperature sempre più calde. Per questo, in accordo con i referenti della medicina dello sport della Asl Bt lo abbiamo dotato della tecnologia più all’avanguardia che abbiamo per monitorare quotidianamente i suoi parametri vitali. Due piccoli e maneggevoli strumenti consentiranno di misurare quotidianamente 16 parametri: attraverso una app sul suo cellulare i dati saranno trasmetti sulla piattaforma di telemedicina COReHealth e visionati dal personale medico che ha inoltre la possibilità di fare anche televisite periodiche. Questi strumenti dunque consentono di monitorare il suo stato di salute con uno sforzo da parte del paziente minimo. In queste e in molte altre circostanze infatti, se l’utilizzo degli strumenti più tecnologici risulta difficile o se richiede troppo tempo, si rischia di non garantire la continuità che invece è fondamentale. Pasquale è stato formato all’uso delle apparecchiature in dotazione e ha fatto delle prove d’uso insieme con il personale medico e infermieristico coinvolto”.