Un po’ di bufera nelle ultime settimane sul ruolo dei farmacisti in pandemia. Dalle polemiche sul costo dei tamponi – non solo nelle strutture segnalate a croce, a onor del vero – fino alla decisione politica di non autorizzare le parafarmacie a eseguirli, con accuse a mezzo stampa di pressioni politiche. Dubbi e domande a cui non si sottrae Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia (già ai vertici dell’associazione nazionale) e consigliera comunale di Milano, il cui nome lo scorso è autunno era circolato anche come potenziale candidati sindaco del centrodestra in città.
Racca (Federfarma): “Tamponi, sono molte le categoria che non pagano”
Costi esagerati dei tamponi? “Faccio presente che sono molte le persone che non pagano -dice Racca i microfoni di Telelombardia intervistata durante “The True Show” del 14 gennaio – Quelle che sono state malate, chi è alla fine di un percorso di isolamento. Coloro che sono stati in quarantena per contatti intervenuti con positivi e anche per la sorveglianza scolastica”. “Tutte categorie – spiega – che in Regione Lombardia non pagano ma naturalmente devono avere un provvedimento di Ats”. Morale? “Mi pare che si tratti di sforzo importante per fare sorveglianza sanitaria in questa Regione, credo anche che i cittadini lombardi ne vadano fieri”. Oltre alle “fasce protette” c’è il tema dell’affidabilità e del tracciamento, in parte messo in soffitta a livello nazionale con l’incombere di Omicron, la variante super contagiosa. “Sempre per quanto riguarda i tamponi – dice Annarosa Racca – certamente quelli che vengono fatti in farmacie come nelle strutture accreditate e autorizzate sono i tamponi rino-faringei migliori rispetto a quelli più semplici” mentre “vorrei specificare che il tracciamento avviene in maniera immediata e sistematica: non appena c’è la refertazione inseriamo subito i dati e Regione Lombardia, come in parte il Ministero della Salute, hanno un tracciamento perfetto”.
L’intervento di Annarosa Racca
Farmacie tra vaccini, prenotazioni e terze dosi
Non è l’unica partita aperta. Vaccino, prenotazioni e terza dose sono all’ordine del giorno. “Le farmacie stanno lavorando moltissimo – avverte la Presidente di categoria – solo ieri (12 gennaio, ndr) 5.500 dosi sono state inoculate nelle farmacie lombarde nelle quali si può certamente chiamare e chiedere la prenotazione anche per la terza dose”.
Il rischio di un “collasso” delle prestazioni in farmacia
Tra i timori che circolano però è che le strutture più vicine ai cittadini possano subire la stessa dinamica delle prestazioni ospedaliere extra Covid, negli ultimi due anni rallentate molto e durante le ondate più dure letteralmente saltate fino quasi ad azzerarsi, come raccontato più volte da true-news sul tema della “cure mancate”. Avviene lo stesso in farmacia a causa di code e un’esagerata attenzione alla pandemia che toglie energie e risorse dalla “normale” amministrazione? “L’ho detto sempre ai miei colleghi e lo ripeto: il nostro compito è quello di essere dispensatori del farmaco, prevenzione e aiutare le persone nella gestione delle proprie patologie”. “Certo – chiude Racca – abbiamo messo delle risorse sui tamponi, uffici o parte degli spazi per le vaccinazioni con addetti specifici che fanno solo quello, ma il nostro lavoro è un altro, non lo abbiamo dimenticato e ci siamo attrezzati affinché non manchi mai l’assistenza farmaceutica”.
True Show: il 21 gennaio Emanuele Monti e “mister tamponi”
Farmacisti ma non solo. Sanità, ricerca e farmaceutica continuano a rimanere una rubrica fissa del rotocalco di approfondimento politico e non condotto da Fabio Massa e Barbara Ciabò ogni venerdì su Telelombardia. La puntata di venerdì 21 gennaio potrà contare fra i suoi ospiti anche sul consigliere regionale lombardo Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sanità e Politiche sociali del Pirellone, nemmeno due mesi dopo aver portato a casa la corposa riforma regionale della sanità come relatore di maggioranza e autore di alcuni emendamenti che hanno strutturato programmi e risorse per la telemedicina. A seguire l’intervento del dottor Guido Grignaffini, Direttore socio sanitario dell’Azienda socio sanitaria territoriale Vimercate e Coordinatore della task force tamponi per Regione Lombardia con un passato come manager in EY Advisory e in Ernst & Young. Sarà l’occasione per fare il punto fra politica e “mister tamponi” come hanno ribattezzato le cronache locali il manager sanitario che nelle sue cinque strutture ospedaliere di competenza, 15 ambulatori, 50 strutture sparse sul territorio e 3.700 dipendenti ha organizzato una campagna vaccinale di massa da 800mila somministrazioni mentre metteva a punto piani di recupero da 300mila visite e 3.300 interventi saltati per causa del Covid.