Che futuro avrà l’impiego dell’Intelligenza artificiale (IA) in ambito farmaceutico? Se ne è discusso il 26 marzo in un’audizione in Commissione Lavoro della Camera dei deputati. Tra i vari esperti interpellati anche Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, che ha offerto un quadro dettagliato delle prospettive e delle problematiche associate all’adozione dell’IA nel campo.
Cattani ha sottolineato importanza e impatto delle IA lungo tutta la catena del valore nel settore farmaceutico, dall’elaborazione di enormi volumi di dati per prevenzione e diagnosi delle malattie fino alla farmacovigilanza. Secondo Cattani, il settore sta attraversando un “Rinascimento dell’innovazione”, con un numero sempre maggiore di farmaci e vaccini in fase di sviluppo. Uno sviluppo, secondo il presidente di Farmindustria, caratterizzato da approcci collaborativi e innovativi.
Un aspetto rilevante del suo intervento ha riguardato poi l’efficacia dell’IA nel ridurre tempi, costi e rischi associati alle fasi di ricerca e sviluppo. Stando a Cattani, l’implementazione di queste tecnologie garantirebbe processi più rapidi e sicuri. Il leader di Farmindustria ha però messo in guardia rispetto le sfide future del settore, tra cui la gestione dei dati, la protezione della proprietà intellettuale e la sicurezza dei pazienti.
Nel contesto produttivo, l’IA potrà essere una leva potente per incentivare digitalizzazione e automazione, con l’obiettivo di anticipare e gestire eventuali interruzioni nella catena di approvvigionamento. Il presidente prevede un aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo, con un occhio di riguardo verso l’integrazione dell’IA, che potrebbe tradursi in una crescita occupazionale. Circa le preoccupazioni dei deputati riguardo ipotetici licenziamenti causati dall’implementazione di queste tecnologie Cattani ha fornito rassicurazioni, enfatizzando al contempo la necessità di adottare riforme per la protezione dei dati e l’utilizzo responsabile delle informazioni a scopo assistenziale.