E’ sempre più vicino il momento del Registro Nazionale Tumori. Lo schema di Decreto che ne disciplina l’uso è arrivato infatti sul tavolo della Conferenza Stato Regioni.
16 Articoli che dettano le coordinate per la sua piena implementazione a quattro anni dall’approvazione della legge che l’ha istituito
Come riporta Quotidiano Sanità, si tratta in tutto di 16 Articoli che dettano le coordinate per la sua piena implementazione a quattro anni dall’approvazione della legge che l’ha istituito, ai quali si aggiunge un Disciplinare tecnico con indicazioni, modalità tecniche di trattamento dei dati e misure tecniche e organizzative per garantire un livello di sicurezza adeguato.
Il Registro nazionale tumori rappresenta un tassello importante per scoprire la prevalenza dei tumori per sede, sesso, età e ogni altra variabile di interesse, un elemento importante in aggiunta al recento Piano Nazionale Oncologico.
Attualmente, i registri locali coprono circa il 60% della popolazione italiana
Attualmente, i registri locali coprono circa il 60% della popolazione italiana, ma l’obiettivo è di estendere la copertura al 100% entro il 2025. Finora, la mancanza di risorse economiche e umane, la diversità dei sistemi informativi regionali, le normative sulla privacy e la protezione dei dati personali ne aveva impedito la piena attuazione. Adesso sembra che tali difficoltà siano state superate.
Monitoraggio dei dati relativi all’accesso, alla qualità delle attività diagnostiche e terapeutiche e agli esiti delle prestazioni
Si potranno quindi monitorare e valutare i dati relativi all’accesso, alla qualità delle attività diagnostiche e terapeutiche e agli esiti delle prestazioni dei servizi di prevenzione e di diagnosi e cura. Avere una fotografia dettagliata dei dati sulla qualità dell’assistenza e della riabilitazione psicofisica e sociale e sulla sopravvivenza dei pazienti. Ma anche identificare e monitorare i gruppi ad alto rischio. E ancora, svolgere ricerca scientifica, medica, biomedica, epidemiologica e in particolare studi epidemiologici sui fattori di rischio di tumori e sugli esiti. Oltre ad adeguare la programmazione degli interventi per migliorare lo stato sanitario della popolazione e dell’ambiente di lavoro nonché la pianificazione sanitaria; semplificare le procedure di scambio dati, facilitare la trasmissione degli stessi e la loro tutela.
Il Registro si profila come una banca dati strategica per svolgere studi in campo medico, biomedico ed epidemiologico. Il tutto nel pieno rispetto della protezione dei dati personali e del segreto professionale.