I numeri sono chiari e agli atti. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Missione Salute prevede per il Piemonte 91 Case di Comunità, 29 sedi di Ospedali di Comunità e 43 di Centrali Operative Territoriali. Ora la giunta regionale guidata da Alberto Cirio e i consiglieri di Palazzo Lascaris a Torino hanno messo nero su bianco anche gli indirizzi che ognuna delle nuove infrastrutture sanitarie previste dal Pnrr occuperà nel prossimo futuro. Manca solo la “ratifica” definitiva prima dell’invio a Roma della documentazione il cui limite temporale massimo è previsto per il 28 di febbraio. Ogni seduta è buona. Quella di giovedì 17 febbraio dovrebbe essere decisiva Presidente della Commissione Sanità in consiglio.
Case di comunità in Piemonte: la metà a Torino
Delle 91 Case di Comunità previste oltre la metà sorgeranno nel quadrante metropolitano del capoluogo. È Torino a fare la parte del leone con 48 CdC, 15 Ospedali di Comunità e 23 Centrali Operative Territoriali collocate nelle Aziende Sanitarie Locali Asl Città di Torino e nelle Asl TO3-4-5 come riportato in dettaglio negli allegati alla delibera di giunta, ora al voto, varata l’11 febbraio.
Sanità in Piemonte: gli investimenti complessivi
L’investimento complessivo sarà pari euro a 121 milioni per le CdC, 66 milioni per gli OdC e 7 milioni per Cot, esclusa l’interconnessione aziendale e device. Queste le cifre stabilite dal Decreto del Ministro della Salute recante la ripartizione programmatica delle risorse alle Regioni e alle Province Autonome per i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Piano per gli investimenti complementari. Soldi che non saranno sufficienti a portare a compimento l’intero impianto del piano e che a fine dicembre hanno fatto alzare la voce all’assessore alla Sanità Luigi Icardi: “La Regione Piemonte finanzierà le otto Case di comunità con fondi propri” visto che “gli stanziamenti del Pnrr non garantiscono più, dopo le ultime decisioni del Governo di tagliare le erogazioni per il Nord Italia”. Un tema, quello della suddivisione delle risorse nord-sud, tornato d’attualità in settimana dopo lo scambio di opinioni “rubato” al governatore della Lombardia Attilio Fontana con il sindaco di Milano, Beppe Sala.
Sanità, il Piemonte trova la quadra attingendo anche ai fondi Inail
Il Piemonte ha trovato la quadra attingendo da altre fonti: le ulteriori e “mancanti” 9 case di Comunità e 2 Ospedali di Comunità saranno finanziate nell’ambito del Piano Inail di investimento immobiliare nel campo dell’edilizia sanitaria. Sono i cosiddetti fondi ex art. 20 Legge 67/88 (l’ultimo grande piano di edilizia sanitaria in Italia, in larga parte inattuato sulla penisola) e con il quali la Regione ha già deciso di finanziare due diverse “Città della Salute e della Scienza”, a Torino e a Novara. Ma più in generale i fondi Inail sono già pronti per essere investiti – un miliardo e 642 milioni di euro – su otto diverse strutture ospedaliere della Regione. La modalità prediletta è quella delle iniziative di partenariato pubblico privato.