Per ora è soltanto un’ipotesi sul tavolo e allo studio di Governo e Conferenza Unificata Stato-Regioni. Ma potrebbe diventare a breve una “rivoluzione” per la sanità italiana. È quella che coinvolge le principali Agenzie del Ministero della Salute: Aifa e Agenas.
Girano bozze, rumors, documenti informali che hanno sostanzialmente due obiettivi. Primo? Modifiche alle regole di governance (nomine e funzionamento) delle Agenzie, con lo scopo di omogeneizzare le regole. Secondo? Una maggiore presenza delle Regioni nei processi governati dall’Agenzia Italiana del Farmaco tra cui i principali vanno dall’approvazione-autorizzazione di un prodotto sul mercato alla rimborsabilità dei farmaci da parte del Servizio Sanitario Nazionale.
È tutto ancora da decidere, per ora, ma la “scuola di pensiero” (trasversale per certi versi agli schieramenti politici) che pensia sia giunto il momento di riformare le Agenzie nel post pandemia ha ben chiaro in testa che cosa e come realizzarlo.
I principali punti su cui verte la proposta (che sembrava destinata ad essere discussa in sede di Conferenza Unificata già il 21 ottobre, prima di slittare) riguardano nomine, durata degli incarichi e funzioni di Aifa e Agenas e dei loro ruolo apicali.
La Commissione Unica e l’indipendenza dei membri: incarico esclusivo con Aifa
Secondo quanto apprende True-News verrebbe prevista infatti un’unica Commissione che accorpi le funzioni e i compiti oggi svolti dalla Commissione consultiva tecnico-scientifica e dal Comitato prezzi e rimborso di Aifa Prezzi e Rimborso.
In questa commissione vi sarebbe la presenza di un rappresentante della Ragioneria Generale dello Stato con competenza in materia di gestione della spesa sanitaria. Per tutta la durata dell’incarico dei componenti nella Commissione unica gli stessi svolgerebbero attività continuativa ed esclusiva presso Aifa, potendo utilizzare tutti gli istituti giuridici che l’ordinamento prevede. Una decisione che servirebbe a garantire un rapporto stabile ed esclusivo con l’Agenzia, in grado di garantire anche l’autonomia dei componenti da eventuali sovrapposizioni con lo svolgimento di altre funzioni e incarichi che potrebbero indebolire l’autorevolezza delle determinazioni della Commissione.
Nomine in Aifa e Agenas: 5 anni per i Presidenti, una sola conferma
I Presidente di AIFA e AGENAS sarebbero nominati con apposito Dpcm su proposta del Ministro della Salute d’intesa con la Conferenza Stato Regioni. Incarico della durata di 5 anni che può essere confermato una sola volta;
Contemporaneamente al Presidente del consiglio di amministrazione di Aifa verrebbe attribuita la funzione di supervisione delle attività dell’Agenzia nella sua qualità di legale rappresentante, a cui spettano le funzioni di indirizzo e controllo.
Nomine dei Direttori Generali
Discorso simile per i Direttori Generali di Aifa/Agenas, organo dell’Agenzia. Verrebbero nominati con decreto del Ministro della Salute d’intesa con la Conferenza Stato Regioni per caricarsi della responsabilità gestionale dell’Agenzia, sempre per 5 anni rinnovabili una volta sola.
Il cda
Il Consiglio di amministrazione di Aifa verrebbe composto dal Presidente designato dal Ministro della salute d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, e da sei componenti. Di questi due sempre designati dal Ministro della salute e quattro invece dalla Conferenza Stato-Regioni. Al cda verrebbero attribuite le funzioni di indirizzo e di controllo dell’attività gestionale in capo al Direttore Generale. In questo senso il nuovo consiglio di amministrazione avrebbe anche il compito di individuare le linee di attività, gli obiettivi e la valutazione finale della gestione in relazione al raggiungimento degli stessi e alla coerenza dell’attività gestionale con gli indirizzi forniti dal cda.