Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia (IM) ha annunciato un significativo investimento di 580 milioni di euro nei prossimi cinque anni in produzione, ricerca e sviluppo. La notizia è stata rivelata da Mario Sturion, Managing Director di Johnson & Johnson IM, durante un evento organizzato il 14 giugno presso lo stabilimento di Latina, evento che ha visto la partecipazione di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, tra gli altri.
“Fondati nel 1975, siamo profondamente radicati in Italia,” ha proseguito Sturion. “Con questo straordinario investimento, rafforziamo il nostro impegno a favore dell’attrattività e della competitività del Paese, promuovendo ricerca e produzione farmaceutica di eccellenza. Confidiamo che l’innovazione venga continuamente accolta e riconosciuta, che l’ecosistema degli studi clinici migliori e diventi più rapido, e che il dialogo costruttivo tra istituzioni e industria, già avviato dal Governo, prosegua e rimanga attivo.”
Sturion ha inoltre annunciato uno studio di Fase 1 per una “importante malattia autoimmune”, che si svolgerà sempre nello stabilimento di Latina per una formulazione orale da produrre in loco e poi esportata globalmente. “Al momento la molecola è nella prima fase di sviluppo, ma entro 3-5 anni potrebbe essere disponibile, con tempi che variano in base alla velocità dello studio clinico e anche all’approvazione da parte di FDA ed EMA,” ha specificato Sturion.
Jorge Lopez, General Manager dello stabilimento Johnson & Johnson di Latina, ha aggiunto: “Il piano di investimento sullo stabilimento di Latina, a cui sono destinati 125 milioni, permetterà di aumentare la capacità produttiva del 25%. Lo stabilimento produce oltre 4 miliardi di compresse l’anno per circa 30 prodotti diversi, esportandone il 97% in tutto il mondo.”
Questi investimenti fanno parte di una strategia più ampia che ha visto un aumento degli investimenti del 9,2% annuo nel periodo 2019-2023, tre volte superiore alla media del settore farmaceutico, secondo uno studio di The European House – Ambrosetti. Questo ha portato a un aumento del 15% dell’occupazione in Italia negli ultimi cinque anni, raggiungendo 1.400 dipendenti.
“La farmaceutica è il settore che cresce di più anche in esportazione, e può diventare l’emblema del modello Made in Italy nel mondo,” ha commentato Urso. “Stiamo lavorando per creare un ambiente favorevole agli investimenti stranieri con norme fast track e abbiamo individuato con le Regioni oltre 200 siti industriali ideali per realizzare progetti.”
Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, ha sottolineato: “L’annuncio di Johnson & Johnson dimostra la solida fiducia dell’industria farmaceutica nel nostro Paese. È il primo settore industriale in Italia e la collaborazione con il Governo su temi come la semplificazione della ricerca e la tutela dei brevetti è fondamentale. Non è un caso che la produzione abbia superato i 50 miliardi di euro, con un export di 49 miliardi. L’export da Latina ha toccato i 2 miliardi nel primo trimestre del 2024, con un incremento del 41% rispetto al 2023, consolidando la posizione dell’area nel Paese. In Italia l’occupazione nel settore, specialmente tra giovani e donne, continua a crescere, raggiungendo i 70.000 addetti”.