“Le sfide da vincere per rafforzare la sanità lombarda hanno a che fare con i cambiamenti in atto”: lo ha detto ai margini del secondo evento del roadshow “La Lombardia che vorrei” Cristina Tassorelli, Presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Pavia
Parlando ai margini della convention promossa da Federfarma Lombardia e organizzata da Inrete presso il Palazzo del Broletto di Pavia, Tassorelli ha aggiunto che “il Covid ha fatto da acceleratore dei cambiamenti della formazione delle figure che si occupano della sanità, delle modalità di erogazione dei servizi e delle sinergie tra gli operatori”.
Sul fronte della formazione, nota la professoressa Tassorelli, “abbiamo a che fare con un continuo movimento legato agli sviluppi di ricerca e metodi di cura. In questo senso abbiamo avuto una notevole accelerazione: ci sono competenze che la professione sanitaria di oggi deve padroneggiare, ad esempio quelle digitali”. Come ateneo “abbiamo fatto partire un bachelor in intelligenza artificiale e abbiamo una componente di ingegneria di alto livello, che può armonizzarsi anche con le professioni sanitarie. Tutto questo tenendo conto che la formazione in ambito sanitario si fa negli ospedali, negli Irccs e con la collaborazione con gli operatori”. Tutto questo con un’avvertenza: “le tecnologie sono fondamentali ma al centro deve rimanere il paziente”, ha concluso Tassorelli.