“Il ruolo delle farmacie in Lombardia è sempre più centrale”: lo ha detto ai margini del primo evento del roadshow “La Lombardia che vorrei” Simona Tironi, assessore all’Istruzione, alla formazione e al lavoro di Regione Lombardia. Parlando ai margini della convention promossa da Federfarma Lombardia e organizzata da Inrete presso la Camera di Commercio di Brescia, Tironi ha dichiarato che come Regione Lombardia “stiamo disegnando una Regione Lombardia capace di rispondere ai nuovi bisogni che emergono, oggi più di ieri, ai nuovi bisogni di un mondo sempre più in evoluzione come quello socio sanitario”.
Tironi: “Farmacie primo presidio sanitario”
Le farmacie, per l’esponente bresciana di Forza Italia, rappresentano “il primo presidio socio-sanitario a disposizione dei cittadini”. Inoltre, “la pandemia ha accelerato tantissimi di questi mix di sistemi rendendo il territorio sempre più centrale”.
La farmacia si evolve, “tanto che oggi parliamo soprattutto di farmacia dei servizi”, ha sottolineato l’assessore Tironi. Le farmacie “non sono più luogo in cui si entra, si compre un farmaco e si esce, ma un presidio capace di rispondere ai bisogni dei cittadini”. E al contempo possono essere un hub decisivo “per sviluppare la digitalizzazione e confermare le farmacie come presidio capace di portare l’innovazione nei servizi al cittadino”.
L’integrazione ospedale-territorio
Tironi ha aggiunto che spera che l’avvenire riservi una “crescente integrazione tra farmacie e territorio“. L’obiettivo? “Avvicinare i servizi primari al territorio e arrivare davvero a sviluppare quel concetto di integrazione tra l’ospedale e il territorio” al centro della sanità di domani. Il ruolo che i farmacisti svolgono, in quest’ottica, “è sempre più centrale e riguarda da vicino anche il tema dello sviluppo delle competenze per adattare la risposta ai principali bisogni dei cittadini ai nuovi trend dettati dalla digitalizzazione e dall’innovazione tecnologica”. Così da mettere il servizio sanitario sempre più a disposizione dell’utenza finale, la cittadinanza, favorendo l’integrazione tra società e sistema di cura e prevenzione fondata sull’alleanza tra ospedali e territori per una prevenzione sempre più profonda.