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Premio Zanibelli 2024: i vincitori del premio “La Parola che cura”

Nella splendida cornice dell’Ambasciata di Francia a Roma (Palazzo Farnese) si è svolta la cerimonia di premiazione della dodicesima edizione del Premio Letterario Angelo Zanibelli “La Parola che Cura”. Il premio si è consolidato nel tempo come uno spazio di riflessione per chi vive situazioni complesse, offrendo un palcoscenico a pazienti e caregiver, le cui storie di resilienza e coraggio trovano in questo concorso un canale di condivisione e sensibilizzazione. Il presidente della giuria, Gianni Letta, ha guidato un team di esperti provenienti dai mondi della politica, cultura, sanità e informazione, con la partecipazione del ministro della Salute Orazio Schillaci come membro d’onore. Il loro compito è stato quello di esaminare le opere in concorso e decretare i vincitori delle diverse categorie.

Marcello Cattani, Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Italia e Malta, ha sottolineato come il Premio non sia solo un concorso letterario, ma un vero e proprio impegno sociale. “La Parola che Cura” riflette la missione di Sanofi nel promuovere una cultura della salute inclusiva e accessibile, ponendo al centro i bisogni dei pazienti e il percorso di diagnosi e cura. Attraverso la narrazione, si cerca di umanizzare il concetto di malattia, riconoscendo il ruolo delle storie personali nel processo di guarigione.

I vincitori

  • Narrativa: Il premio è stato assegnato a Vite di cristallo di Francesca Lagatta (Rubbettino), che racconta la struggente storia di una madre e del suo bambino malato di acrenoleucodistrofia. Un legame di amore profondo che travalica il tempo e lo spazio, intrecciando sofferenza e speranza.
  • SaggisticaLezioni di amore per un figlio di Stefano Rossi (Feltrinelli) ha vinto per la sua capacità di offrire una via d’uscita all’anima adolescente, attraverso 16 “lezioni” per affrontare le sfide più comuni ma spesso sottovalutate dagli adulti.
  • Illustrati: Il libro Il mostro che vive dentro la mamma di Nicolò Muggianu (Fabbrica dei Sogni) ha conquistato il premio per la sua delicatezza nel raccontare la depressione di un genitore e il suo impatto sui figli, rivolgendosi anche a coloro che hanno affrontato il suicidio di un familiare.

Nella categoria Inediti, ha vinto La memoria del cuore di Marilù S. Manzini, che verrà pubblicato da Piemme. Il romanzo esplora ventotto giorni di introspezione in una clinica per le dipendenze, offrendo una riflessione profonda sulla ricerca di una nuova vita dopo aver toccato il fondo.

Tra le menzioni speciali assegnate dalla giuria:

  • Una stagione in più di Elena LugliEmilia Li Gotti e Ilaria Orzali, un libro pensato per spiegare ai bambini cosa significa attraversare una cura, con fiducia e speranza.
  • La cura del futuro. I vaccini dalle infezioni alla sfida al cancro, scritto da noti scienziati tra cui Giorgio Parisi e Alberto Mantovani, un’opera che evidenzia il ruolo della scienza nella protezione della salute globale.
  • La notte ha smesso di far paura di Giacomo Perini, una storia toccante di resilienza attraverso la malattia.

La giuria ha inoltre attribuito il premio “Personaggio dell’anno” al Prof. Alberto Mantovani, riconosciuto a livello internazionale per i suoi studi sull’immunologia e considerato una figura chiave della medicina moderna. Mantovani è stato premiato dal ministro Orazio Schillaci per il suo impegno costante nella ricerca.

Un altro importante riconoscimento, “La Parola che Cura”, è stato assegnato all’AISM per il progetto PortrAIts, una serie di immagini realizzate con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, che racconta in modo visivo ed emotivo la vita delle persone affette da sclerosi multipla, superando i confini della comunicazione tradizionale.

Infine, il premio “Il valore del Partenariato pubblico-privato” è stato assegnato a Vjola Brahushi, giovane neolaureata che avrà l’opportunità di svolgere un tirocinio presso il Dipartimento Public Affairs di Sanofi Italia.