Circa un miliardo per gli incentivi al personale, stessa cifra per l’annosa questione del payback. Sono alcune delle cifre che il Governo potrebbe impegnare nella prossima Manovra per affrontare le sfide che attendono la sanità.
L’incontro tra Schillaci e Giorgetti
Nella giornata del 1 agosto, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, hanno tenuto un incontro in vista della Manovra. Che vuole dare priorità al comparto sanitario. E i numeri lo confermano: come riporta Quotidiano Sanità, la cifra si aggira tra i 2,5 e i 3 mld di euro in più per il Fondo sanitario 2024 che andranno a sommarsi ai 2,3 mld già stanziati nella scorsa Legge di Bilancio.
Incentivi al personale e liste d’attesa
Tra le priorità, la lotta alla carenza di personale. Una scure che il Governo potrebbe abbattere con un investimento di circa un miliardo, cifra utile a rendere attrattivo il Sistema Sanitario per studenti e professionisti e ridurre le liste d’attesa. Su quest’ultimo tema si starebbe pensando di aumentare il tetto di spesa per le prestazioni private.
Il payback
Il payback sui dispositivi medici è un tema che va superato. Le proroghe, come l’ultima che prolunga il termine per il pagamento al prossimo 30 ottobre, è soltanto una toppa. Così sul piatto ci sarebbe un altro miliardo per andare incontro alle esigenze delle aziende che, pressate dalla norma, rischiano di mettere a repentaglio la fornitura di dispositivi e, di conseguenza, le possibilità di cura per i cittadini. Come ha fatto notare Massimiliano Boggetti, presidente di Confindustria Dispositivi Medici: “La situazione coinvolgerà in modo sempre più diretto l’offerta di salute e la possibilità per i cittadini di effettuare le prestazioni sanitarie previste dai Lea. Le conseguenze ricadranno soprattutto sulle classi sociali più deboli, che non possono trovare risposte di salute altro che nel nostro Ssn. Per questo ora, oltre alla proroga, bisogna lavorare a soluzioni compatibili con le esigenze e la sopravvivenza stessa del Servizio sanitario nazionale – rimarca Boggetti – capaci di eliminare norme inique che invece ne ostacolano lo sviluppo, perché questo è un modo per sostenere l’Italia e i suoi cittadini”.