Da Milano un Manifesto con 6 proposte strategiche per il rilancio dell’Italia nel settore Life Science. Il documento è stato presentato e discusso lunedì 29 maggio al Mind, Milano Innovation District, durante il ‘Pact for Innovation Summit’, incontro promosso da Janssen Italia, l’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson, e da Bio4Dreams, incubatore italiano di startup innovative nelle scienze della vita.
Obiettivo: garantire “un cambio di passo”
Obiettivo: garantire “un cambio di passo”. Le leve per arrivare al traguardo spaziano da azioni per la governance dell’innovazione nel settore – nel dettaglio si propone di “istituire una cabina di regia per la strategia nazionale in ambito sanitario con Governo, Regioni e industria” – alla creazione di uno sportello a supporto dell’internazionalizzazione della filiera. E ancora: da regole certe per l’ecosistema Life Science, con la definizione di incentivi e interventi nel lungo termine, alla creazione di un’autostrada tra ricerca accademica e industria per il coordinamento tra i bisogni industriali e accademici.
Altro punto del Manifesto: “Il brevetto come risorsa”
Altro punto del Manifesto: “Il brevetto come risorsa”, cioè la valorizzazione e tutela della proprietà intellettuale “come risorsa strategica per lo sviluppo e la competitività dell’Italia”. Infine: incentivazione “delle partnership pubblico-privato e privato-privato”. L’Italia, ha evidenziato il ministro della Salute Orazio Schillaci, in un videomessaggio diffuso durante l’evento, “sta attraversando un momento di particolare vivacità nel settore. Vogliamo coglierlo e incentivarlo, creando una sinergia tra le politiche sanitarie e industriali finalizzata a rendere la nostra sanità sempre più moderna e l’Italia più attrattiva per gli investitori rispetto al passato, obiettivi per i quali sarà molto utile il confronto continuo con tutti gli stakeholder”.
Cattani (Farmindustria): “L’industria farmaceutica e il settore delle Life Sciences rappresentano un asset strategico per l’Italia”
“Regole nuove e flessibili per essere più forti e competere a livello internazionale – ha dichiarato Marcello Cattani, presidente Farmindustria –. L’industria farmaceutica e il settore delle Life Sciences rappresentano un asset strategico per l’Italia per salute dei cittadini e per la sicurezza nazionale. Con 49 miliardi di produzione nel 2022, di cui 47,6 di export, investimenti di oltre 3 miliardi l’anno, le imprese del farmaco sono un vero e proprio fiore all’occhiello del Made in Italy. Valori di cui il Governo è consapevole e lo ha dimostrato più volte in questi mesi”.
Cattani: “Bisogna invertire la rotta per permettere al nostro Paese di colmare il gap competitivo con Usa e Cina”
“A livello europeo ci si scontra con la revisione della legislazione farmaceutica in discussione che indebolisce la proprietà intellettuale. Una riforma ideologica che avrà conseguenze pesantissime in Italia sulla competitività e l’innovazione se non verrà modificata – ha aggiunto Cattani a proposito della riforma del mercato farmaceutico in Europa in discussione in queste settimane –. Bisogna invertire la rotta per permettere al nostro Paese di colmare il gap competitivo con Usa e Cina. Attraverso la tutela dei brevetti e dei marchi, l’accesso rapido ai farmaci con una omogeneità delle politiche regionali e con il superamento della tassa occulta del pay back che costa alle aziende oltre un miliardo all’anno”. Il MIND – Milano Innovation District rappresenta una leva strategica per il settore in Italia in quanto favorisce l’interazione diretta degli operatori dell’industria, del pubblico con il privato, creando uno spazio anche fisico di sperimentazione, oltre che di dialogo e confronto sulle sfide evolutive dell’industria. Grazie alla coesistenza di imprese, start up, professionisti e realtà pubbliche come l’Università degli Studi di Milano, Human Technopole, Istituto Galeazzi e Fondazione Triulza e al contesto multidisciplinare e collaborativo, MIND si pone come punto di riferimento per l’accelerazione dello sviluppo del settore in Italia e in Europa.
Mario Sturion (ad Janssen Italia): “Il settore farmaceutico italiano è ormai universalmente riconosciuto come un asset strategico fondamentale per il Paese”
“Il settore farmaceutico italiano è ormai universalmente riconosciuto come un asset strategico fondamentale per il Paese”, ha commentato Mario Sturion, amministratore delegato di Janssen Italia, “come azienda del settore della salute più ampia e diversificata al mondo, vogliamo farci promotori di un cambiamento culturale e l’evento di oggi ne è la dimostrazione. Viviamo in un contesto di competitività globale e l’Italia potrà avere un ruolo da leader tra gli altri Paesi solo se saranno superati gli ostacoli allo sviluppo e create le condizioni per vincere la competizione tra i grandi player internazionali. Per fare questo, serve una ‘strategia Paese’: come Janssen Italia e attraverso la nostra associazione di categoria, noi vogliamo fare la nostra parte”.
Laura Iris Ferro (Bio4Dreams): “Un grande risultato che rafforza il nostro impegno verso la valorizzazione della ricerca scientifica nelle Scienze della Vita”
“La nostra realtà lavora con tutti i soggetti della filiera dell’innovazione e i principali stakeholder, per creare percorsi d’impresa sostenibili, pragmatici e duraturi. A oggi abbiamo raccolto 78 adesioni al Manifesto da parte di startup, imprese e importanti realtà pubblico-private su tutto il territorio italiano – ha dichiarato Laura Iris Ferro, Co-founder & President, Bio4Dreams -. Un grande risultato che rafforza il nostro impegno verso la valorizzazione della ricerca scientifica nelle Scienze della Vita, accompagnando ricercatori e giovani imprenditori lungo il complesso percorso di avviamento della loro startup, attraverso programmi di sviluppo personalizzati”. Durante l’evento si è sottolineato quanto nonostante l’industria farmaceutica italiana continui a ricoprire una posizione di leadership in termini di produttività davanti a Germania e Regno Unito, essa fatichi ancora ad attrarre livelli di investimenti in Ricerca e Sviluppo comparabili ai principali partner europei.
L’Italia, a oggi, rappresenta solo il 4% del totale investimenti in ricerca e sviluppo dell’industria farmaceutica
Purtroppo, secondo i dati più recenti rilasciati da EFPIA (European Federation of Pharmaceutical) l’Italia, a oggi, rappresenta solo il 4% del totale investimenti in ricerca e sviluppo dell’industria farmaceutica in Europa, contro il 20% della Germania, il 14% del Regno Unito e l’11% della Francia. Inoltre, in termini di occupazione nel settore delle Life Science, l’Italia, rispetto ad altri Paesi in Europa, è penalizzata dall’incertezza legislativa e da politiche di supporto alla produzione meno incentivanti. Da un confronto con gli altri Paesi, infatti, secondo i dati dell’occupazione nel settore relativi agli ultimi 10 anni, la Spagna è in testa con un aumento occupazionale pari al 22%, la Germania a +12%, il Regno Unito a +7,5% e l’Italia è fanalino di coda con un -0,4%.