”Una sussidiarietà orizzontale – riconoscendo il ruolo che il privato svolge sia nella sanità che nella scuola e senza il quale saremmo tutti più poveri e con meno servizi, perché il pubblico non avrebbe nemmeno le risorse per riuscire a dare risposte non dico migliori, ma almeno uguali”. Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha spiegato l’importanza dell’integrazione pubblico-privato durante l‘evento Lombardia 2030, tenutosi lunedì 28 novembre al Bicocca Hangar Pirelli. Un’occasione di confronto tra politici, imprenditori e stakholder in vista delle Regionali del prossimo anno.
La proposta per ridurre le liste d’attesa
La sanità è un tema cruciale del programma di Fontana, che si ricandida sfidando Letizia Moratti e Pierfrancesco Majorino. E, nella giornata del 30 dicembre, il presidente e l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, e il direttore generale della DG Welfare Giovanni Pavesi.sono intervenuti per presentare una proposta sulle liste d’attesa.
La proposta ha individuato 10 prestazioni ambulatoriali (1° visite) tra quelle maggiormente richieste che necessitano di un miglioramento dei tempi e, dall’altra, prevede che Asst e IRCCS aumentino le disponibilità per gli appuntamenti. Il tutto con l’obiettivo finale di realizzare un centro unico per il coordinamento degli appuntamenti nelle strutture sanitarie.
Le dieci prestazioni segnalate
Le 10 prestazioni segnalate sono: prima visita oculistica, prima visita dermatologica, eco (color) dopplergrafia cardiaca, ecografia bilaterale della mammella, ecografia addome completo, prima visita ortopedica, eco(color)doppler dei tronchi sovraaortici, prima visita cardiologica, prima visita endocrinologica/diabetologica e prima visita neurologica (neurochirurgica).
Bertolaso: “Occorre intervenire sulla gestione delle prenotazioni”
“Occorre intervenire – ha proseguito Bertolaso – sulla gestione delle prenotazioni uniformando le agende dei posti disponibili in tutta la Regione. Abbiamo chiesto di incrementare i posti disponibili e di far partire un sistema di ‘remind’ delle prenotazioni, così da liberare i posti di chi ha fatto più prenotazioni in luoghi diversi. L’agenzia di controllo, in raccordo con le Ats, attiverà i ‘Noc’ per verificare sul territorio la disponibilità degli slot messi a disposizione per il 2023”. Il lavoro si articolerà dunque in 3 fasi: organizzazione, per programmare modalità e criteri di azione, volti ad una ottimizzazione del processo di prenotazione ed erogazione delle prestazioni; monitoraggio, per raccogliere periodicamente e sistematicamente i dati forniti dagli Enti Sanitari relativamente alla programmazione; controllo, per verifica l’andamento delle attività, attraverso i dati raccolti, da parte di organi preposti “Andiamo a razionalizzare – ha concluso Bertolaso – e a migliorare il sistema complessivo, con l’obiettivo di arrivare a una struttura centrale di prenotazione unificata che raccolga tutti i posti disponibili. Anche se a monte il problema è la carenza di organico, in Lombardia come in tutta Italia”.