“Realizzeremo nuovi ospedali connessi col territorio e che saranno un riferimento per la sanità moderna, e adegueremo rinnovando gli esistenti con un piano di investimenti di oltre 4 miliardi, sostenendo la ricerca e il trasferimento tecnologico”. E’ evidente l’attenzione che Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ripone nei confronti nella Sanità come è emerso dalla riunione del 21 marzo del Consiglio regionale, occasione in cui ha presentato il programma di governo della dodicesima legislatura.
Le mediazioni: il possibile ritorno di Walter Bergamaschi
Tra rumors sui giornali e colpi nelle riunioni si sta consumando intanto la più difficile delle mediazioni tra Attilio Fontana e gli ingombrantissimi alleati di governo di Fratelli d’Italia. Daniela Santanché aveva dichiarato urbi et orbi che gli uomini e le donne di Giorgia Meloni avrebbero richiesto una attenzione particolare alle loro istanze, a partire dagli uomini da piazzare all’interno delle caselle chiave. E così, una figura come quella di Walter Bergamaschi, attuale direttore generale dalla più grande Ats lombarda, ovvero quella di Milano, è diventato terreno di scontro per le fazioni avverse. Da una parte Fratelli d’Italia, con Mario Mantovani, già vicepresidente e assessore alla sanità sotto Formigoni (ai tempi era di Forza Italia), che aveva in Bergamaschi il proprio dg. Dall’altra parte il presidente Fontana e Guido Bertolaso che invece vorrebbero una gestione più centralizzata della partita sanitaria. Che è quella cruciale, e che dunque scatena gli appetiti di tutti. Come finirà? Con tutta probabilità ci sarà una mediazione che porterà Bergamaschi al posto di vicesegretario ma sotto Pier Attilio Superti, braccio destro del presidente, e che possa quindi – all’interno di una catena di comando chiara – avere una visibilità sulle strategie adottate dalla guida leghista della Regione.
Fontana: “Dobbiamo rivoluzionare il modo di concepire l’erogazione dei servizi sanitari e sociosanitari”
Una strategia che vede la sanità punto focale del programma di governo: “Vogliamo una Lombardia al servizio dei cittadini – ha sottolineato il governatore lombardo -. In una situazione globale di policriticità a rapida diffusione e ad alto impatto, dobbiamo rivoluzionare il modo di concepire l’erogazione dei servizi sanitari e sociosanitari, programmando un futuro pronto a rispondere a tutti i bisogni dei cittadini e lavorando in primo luogo sulla prevenzione”. In questo quadro, ha proseguito Fontana, “fondamentale è Io sviluppo del sistema sociosanitario, un’eccellenza su cui concentreremo le risorse finanziarie e gestionali perché sia sempre più vicino ai cittadini, perché occorre portare la Sanità al cittadino e non il cittadino alla Sanità: andremo avanti dunque con l’implementazione di Ospedali di Comunità, Case di Comunità e Centrali Operative Territoriali, ma anche con l’estensione di tele monitoraggio e telemedicina. Grandi sfide ci attendono: ritengo fondamentali la riduzione delle liste d’attesa – su cui siamo già fortemente ingaggiati e la riorganizzazione dei Pronto Soccorso”.
Medici di medicina generale, Fontana: “Se la Sanità ha ridotto i numeri del personale è dovuto a scelte a livello nazionale che portano ad avere mancanze”.
“I medici di medicina generale (Mmg) non hanno relazioni con la Regione, ma sono liberi professionisti che hanno una convenzione con il ministero della SANITÀ, e, quindi, noi non possiamo dare loro alcun tipo di imposizione né fare richieste particolari. Se la Saniotà ha ridotto i numeri del personale è dovuto a scelte a livello nazionale che portano ad avere mancanze”.
Il supporto di Fratelli d’Italia: “Riguardo la sanità ha affermato che “i Lombardi si aspettano il massimo dell’efficacia”
Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Christian Garavaglia, ha aperto il suo intervento dopo il programma del governatore Attilio Fontana ricordando l’eccellenza lombarda, “locomotiva d’Italia” e ha riconosciuto la correttezza della gestione delle emergenze degli ultimi anni, sottolineando la necessità di attivare nuovi programmi e progetti. Ricordando che in Lombardia si genera il 22% del PIL nazionale, Garavaglia ha affermato che bisogna costruire un “ecosistema imprenditoriale in cui i soggetti possano agire efficacemente senza troppi lacci burocratici”, fondando l’azione sui principi di internazionalizzazione, ricerca e innovazione, che hanno ricadute positive anche in ambito occupazionale. Ha ricordato poi gli ambiti strategici dell’agricoltura, del turismo, dello sport e della cultura. Riguardo la sanità ha affermato che “i Lombardi si aspettano il massimo dell’efficacia e che sarà nostro impegno lavorare per raggiungerla”.