“Se il 40% dei medici ha pensato di andare all’estero, mi pare che ci sia un campanellone di allarme”. Non è certo una novità ma sempre un tema su cui riflettere, e agire, quello della carenza del personale medico. Una lacuna che si riflette sui tanti ambiti che mettono in sofferenza la sanità dalle liste d’attesa alle occupazioni delle strutture previste dal Pnrr di cui parla, in questa intervista per True-News.it, Filippo Anelli, presidente Presidente Ordine Nazionale dei Medici. Che interviene subito dopo un incontro con il ministro del Lavoro, Marina Calderone, a margine dell’annullamento del provvedimento che ha multato tre medici baresi per gli straordinari durante l’emergenza Covid.
Presidente, cosa è emerso dall’incontro con Calderone?
La Ministra mi ha confermato che l’ispettorato ha adottato una delibera di annullamento del periodo emergenziale
quando i turni e le prestazioni sono state rese per condizioni di forza maggiore. Casi in cui la sanzione può essere annullata.
Si è trattato di un errore?
Non so se definirlo errore. La valutazione sugli straordinari era esatta ma doveva essere inquadrata in quel periodo. L’ispettorato ha appurato le circostanze e ha provveduto all’annullamento. Ringrazio il ministro Calderone e il presidente della Repubblica. La vicenda si è conclusa nella maniera migliore con i ringraziamenti ai medici.
Avete discusso anche di occupazione dei medici e di carenza del personale?
E’ emersa la necessità di avviare un piano di assunzione dei giovani medici per evitare che vadano via dal Servizio Sanitario Nazionale. Le modalità e le risorse saranno frutto di un approfondimento che i ministri faranno.
Ha sentito Schillaci?
Con lui abbiamo parlato di un provvedimento per stimolare le assunzioni. Sono ragionamenti che vanno avanti da tempo. La finanziara è al momento blindata. Abbiamo ragionato su margini operativi. E’ sempre più evidente che se il 40% dei medici ha pensato di andare all’estero, mi pare che ci sia un campanellone di allarme.
Un ministro che prende 3 miliardi e li vincola ai contratti di lavoro della dipendenza rappresenta un segnalo di un cambio di passo. Nel SSN ci lavoriamo in tanti. Le risorse, se divise con tutti, non sono sufficienti. Penso che il provvedimento vada consolidato nel futuro prossimo. E spero si vada verso le assunzioni.
Sulle liste d’attesa cosa può dirci?
Il Governo da una parte cerca di incentivare i medici con gli orari di lavoro. Dall’altro aumenta il tetto dei convenzionati esterni. E’ chiaro che un provvedimento limitante. Perchè se non c’è personale, non si possono completamente abbattere le liste d’attesa.