La Commissione europea acceleri sull’impegno, assunto la scorsa settimana, in materia di controllo sulla competitività del settore farmaceutico in Europa, valutando l’impatto della nuova legislazione che regolamenterà il settore. È l’appello lanciato dalla Federazione europea delle industrie e associazioni farmaceutiche (EFPIA).
EFPIA: “Le proposte della legislazione farmaceutica” Ue “avranno sull’accesso ai trattamenti più innovativi”
“Per quanto riguarda la legislazione che plasmerà la nostra salute, la scienza, l’occupazione e la crescita per i prossimi 20-30 anni – afferma Nathalie Moll, direttore generale EFPIA – è profondamente preoccupante che non sia stata ancora effettuata un’analisi completa sulle ripercussioni sulla competitività per valutare il reale impatto che le proposte della legislazione farmaceutica” Ue “avranno sull’accesso ai trattamenti più innovativi, sui posti di lavoro, sugli investimenti in ricerca e sviluppo, sull’università, la produzione e la crescita in tutta Europa“.
Moll: “La valutazione dell’impatto della legislazione stima un risparmio di 662 milioni di euro per i contribuenti pubblici”
“La valutazione dell’impatto della legislazione – spiega Moll – stima un risparmio di 662 milioni di euro per i contribuenti pubblici, con un costo di 640 milioni di euro per l’industria innovativa, mentre l’industria generica guadagna 88 milioni di euro. Tuttavia, non vi è alcuna valutazione sul costo per l’Europa. I modelli sviluppati dalla Charles Rivers Associates, mostrano che, entro il 2030, le proposte della Commissione potrebbero dimezzare il numero di persone in ruoli di R&S nel settore farmaceutico in Europa con una perdita di circa 15 miliardi di euro di investimenti aziendali in R&S ogni anno”. “Considerando che l’industria sostiene 2,5 milioni di posti di lavoro in tutto il blocco europeo, investe 42 miliardi di euro all’anno in R&S europea e contribuisce alla bilancia commerciale dell’Ue più di qualsiasi altro settore, crediamo fermamente – ammonisce la Dg dell’EFPIA – che sia nell’interesse dei cittadini europei, degli Stati membri e dell’economia europea garantire che venga condotta un’analisi completa dell’impatto che le proposte avranno sulla competitività europea prima della pubblicazione della legislazione”.