Speranza regala sempre sorprese. Anche all’ultimo minuto, a pochi giorni dalle elezioni del 25 settembre. Il ministro della Salute ha nominato, nei giorni scorsi, Stefano Lorusso nel ruolo di Direttore generale della programmazione sanitaria. Un ruolo di grande rilievo: Lorusso, fedelissimo di Speranza, è chiamato a svolgere funzioni molto importanti come l’analisi dei fabbisogni finanziari del Servizio sanitario nazionale e costi standard in sanità; la definizione e il monitoraggio del piano sanitario nazionale; il coordinamento e il monitoraggio delle attività tecniche sanitarie regionali anche in relazione ai piani di rientro dai disavanzi sanitari regionali.
Il Tempo: “Amicizia Lorusso-Speranza sin dal liceo”
Il Tempo parla di un’amicizia tra Speranza e Lorusso risalente “ai tempi del liceo”. Pertanto la domanda sorge spontanea: perché non aspettare il nuovo ministro della Salute prima di questa nomina? Certo, Lorusso è uomo d’esperienza: dall’1 settembre 2019 al 31 maggio 2020 è stato direttore generale dell’Aazienda sanitaria locale di Frosinone. Subito dopo, dall’1 giugno 2020 all’8 novembre 2021, ha svolto le funzioni di capo della segreteria tecnica del ministro della Salute.
Ma, a far scattare le polemiche, è appunto il timing della nomina. E, infatti, da Fratelli d’Italia non sono mancate le accuse.
Fratelli d’Italia: “La sinistra ha come unico obiettivo il potere e la sua gestione”
La notizia ha innescato la reazione di Fratelli d’Italia, che ha voluto mettere in risalto quello che reputa essere “il mal costume” a meno di un mese dal ritorno alle urne. Il partito di Giorgia Meloni ha puntato il dito contro quei ministri che, evidentemente terrorizzati da una bocciatura da parte degli italiani, stanno portando avanti un gran lavorio per “salvare i ‘propri uomini’ e continuare a controllare i ministeri“.
A denunciare tutto ciò è stato Francesco Zaffini di FdI, secondo cui siamo di fronte a un “comportamento inqualificabile” che a suo giudizio andrebbe censurato dalle più alte istituzioni della Repubblica “perché di fatto rischia di vanificare e falsificare il responso delle urne“.
Il segretario della Commissione Sanità ha voluto puntare l’attenzione sull’importanza ricoperta dalla Direzione generale della programmazione sanitaria, facendo notare che si tratta di un ruolo “che viene ipotecato per i prossimi anni da Speranza“. “Tutto ciò conferma che per la sinistra l’unico obiettivo è il potere e la sua gestione, infischiandosene di quello che vogliono e decidono gli italiani“, ha concluso Zaffini.