Home Pharma Manovra 2024: più fondi alla sanità per assunzioni, ricerca e defiscalizzazione grazie a banche e assicurazioni
Manovra 2024: più fondi alla sanità per assunzioni, ricerca e defiscalizzazione grazie a banche e assicurazioni

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 16 ottobre le linee guida della Legge di Bilancio 2024, introducendo importanti novità per il settore sanitario. Tra le misure principali, nuovi fondi da investire in assunzioni di personale medico e infermieristico, defiscalizzazione delle indennità, sostegno al comparto farmaceutico e ai dispositivi medici. “Come promesso, non ci saranno nuove tasse per i cittadini. Rendiamo strutturale il taglio delle tasse sui lavoratori, e 3,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni saranno destinati alla sanità e ai più fragili per garantire servizi migliori e più vicini alle esigenze di tutti. Con questa legge di bilancio, l’Italia guarda al futuro mettendo al primo posto il lavoro e il benessere degli italiani”, ha commentato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con un post su X.

Investimenti nel personale sanitario

Il comunicato finale del Consiglio dei Ministri sottolinea l’incremento delle risorse per finanziare il rinnovo dei contratti nel settore sanitario. “Nel prossimo biennio lo stanziamento è in linea con la crescita del PIL nominale”, si legge nella nota. Secondo le stime, confermate dal ministro della Salute Orazio Schillaci, per il 2025 saranno destinati oltre 3,7 miliardi di euro, che sommati ai fondi già previsti portano il totale a più di 4 miliardi. Queste risorse aggiuntive saranno utilizzate per un piano triennale di assunzioni che prevede l’ingresso di 30.000 nuovi professionisti nella sanità pubblica: 10.000 medici e 20.000 infermieri. Le prime 6.000 assunzioni sono programmate per il 2025. L’obiettivo è rafforzare il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e rispondere alle crescenti esigenze della popolazione.

Defiscalizzazione e incentivi per le specializzazioni

Tra le misure fiscali, è prevista la riduzione delle tasse sull’indennità di specificità medica. Attualmente tassata al 43%, l’aliquota sarà ridotta al 30% nel primo anno e al 15% nel secondo, con un incremento netto in busta paga di circa 250 euro mensili per i medici. Inoltre, si prospetta un adeguamento degli aumenti salariali per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego nel periodo 2022-2024, che passeranno dal 5,78% al 6%. Per rendere più attrattive alcune specializzazioni mediche, come medicina d’emergenza-urgenza, anestesiologia e infettivologia, si prevedono aumenti nei contratti di specializzazione compresi tra 200 e 400 euro al mese. A questi incrementi si aggiungerà un aumento generalizzato del 5% per tutti gli specializzandi.

Fondi per ricerca, sviluppo e dispositivi medici

La manovra stanzia anche risorse per la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici, in linea con le priorità sanitarie nazionali e internazionali. Novità importanti riguardano il payback dei dispositivi medici: il miliardo di euro dovuto alle aziende per il periodo 2015-2018 potrebbe essere rateizzato su cinque anni, alleviando l’impatto finanziario sul settore. È prevista la creazione di un fondo dedicato ai dispositivi medici innovativi, con l’obiettivo di favorire l’accesso a tecnologie all’avanguardia e migliorare la qualità delle cure offerte ai pazienti.

Rinnovo dei contratti e defiscalizzazione delle indennità

Un punto centrale della manovra è il rinnovo dei contratti nel settore sanitario, con l’introduzione di una tassazione agevolata sull’indennità di specificità per i professionisti della salute. Questa misura, già anticipata dal ministro Schillaci, mira a riconoscere il valore e l’impegno del personale sanitario, soprattutto dopo le sfide affrontate durante la pandemia.