L’Abruzzo riorganizza e finanzia la sua rete ospedaliera e sanitaria. Lo ha annunciato il suo presidente, Marco Marsilio, durante il convegno “La Sanità del Futuro. Un bene indivisibile da Nord a Sud”, organizzato l’11 dicembre e promosso da Inrete con il patrocinio del ministero dalla Salute.
La nuova rete ospedaliera regionale
Marsilio ha annunciato l’approvazione imminente di una nuova rete ospedaliera. “Un’innovazione , uno strumento di programmazione che da decenni di fatto non si vedeva e che può essere calata sulle esigenze di un territorio fragile e complesso come quello dell’Abruzzo”, ha spiegato durante l’evento. Questa rete, secondo il presidente della regione, sarà adattata alle necessità del territorio: “Il progetto non prevede tagli, come si è fatto nel passato, ma riorganizzazione e reingegnerizzazione delle reti ospedaliere”. Ha poi illustrato i cambiamenti, citando l’esempio di Sulmona: “L’ospedale della città passa da ospedale base, sede di pronto soccorso, a Dea di primo livello e conserva il punto nascita che viene integrato con Avezzano per garantire la qualità e la sicurezza degli interventi”.
Lo sblocco dei fondi per l’edilizia sanitaria
Marsilio ha poi discusso l’utilizzo di oltre 300 milioni di fondi bloccati dal 1998 per l’edilizia sanitaria. Questi fondi, finalmente mobilitati, saranno impiegati per la costruzione di nuovi ospedali in varie città, segnando un progresso significativo dopo anni di stallo: “Avevamo fondi per l’edilizia sanitaria fermi, abbiamo firmato con il ministro Schillaci l’accordo di programma per investirli, stanno partendo. Lunedì andrò ad Avezzano, dove il consiglio comunale delibera per la cessione del terreno e verrà fatta la gara d’appalto. Costruiremo l’ospedale di Avezzano, quello di Lanciano e di Vasto”
L’approccio One Health e l’esempio di Teramo
Riguardo la strategia One Health, Marsilio ha sottolineato: “La sanità del futuro, incentrata sulla strategia One Health, è una sfida per il territorio e su questa sfida noi siamo molto avanti: abbiamo un Istituto zooprofilattico con sede a Teramo che sta sviluppando un centro di ricerca proprio dedicato a questo tema e si candida ad essere sede di una Agenzia nazionale dedicata alla salute unica, cioè animale, umana e ambientale. Una visione sinergica e di sintesi che serve a portare avanti le sfide per il futuro”.
“In Regione Abruzzo – ha proseguito – abbiamo già in corso i lavori per la realizzazione della nuova sede, del nuovo polo dei laboratori per oltre 100 milioni di investimento e crediamo che l’Italia debba recuperare su questo terreno il ritardo che ha accumulato nei confronti di altri Paesi, penso ad esempio alla Germania e alla Francia. A Berlino e Lione hanno già costituito dei centri nazionali di ricerca e delle vere e proprie accademie per la formazione specialistica del personale”.