L’edizione 2024 del programma nazionale esiti di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha riconfermato l’eccellenza dell’ospedale Humanitas di Milano, affiancato quest’anno da due strutture pubbliche di alto livello: l’Azienda ospedaliera di Ancona e il Careggi di Firenze. Presentato oggi al CNEL di Roma, il report offre uno spaccato completo della sanità italiana, con una valutazione delle prestazioni cliniche nel 2023 su 950 strutture ospedaliere e una particolare attenzione alla ripresa del sistema sanitario nazionale dalla crisi pandemica.
Humanitas e gli ospedali pubblici in crescita
L’ospedale Humanitas di Milano si distingue nuovamente per la qualità in tutte le sette aree cliniche analizzate, mentre il Careggi di Firenze emerge come sorpresa, grazie agli investimenti che hanno migliorato nettamente le prestazioni. “L’Ao di Ancona era già ai vertici lo scorso anno,” spiega Domenico Mantoan, direttore generale di Agenas, “ma quest’anno ha raggiunto risultati di eccellenza in tutte le aree analizzate.” I dati di quest’anno mostrano come le strutture abbiano iniziato a superare le difficoltà imposte dalla pandemia, registrando un incremento significativo delle ospedalizzazioni, che nel 2023 sono tornate a quasi 8 milioni, riavvicinandosi ai livelli pre-pandemici.
Aree di eccellenza e settori critici
Il rapporto evidenzia le prestazioni d’eccellenza nelle aree cardiovascolare, oncologica e muscolo-scheletrica, ma anche le persistenti criticità in alcune aree cliniche. Per la chirurgia oncologica, si registra un aumento del 77% degli interventi per il tumore maligno della mammella nelle strutture che rispettano la soglia minima di qualità definita dal DM 70/2015. Anche gli interventi per tumore del colon e della prostata mostrano un trend positivo, ma restano ancora 201 strutture con volumi di attività inferiori a 50 interventi all’anno per i tumori della mammella.
L’area cardiovascolare ha visto una crescita significativa nel rispetto degli standard di qualità, con il 59% delle strutture che ha raggiunto livelli di qualità alti o molto alti. Importante anche l’incremento della tempestività nell’accesso all’angioplastica coronarica: la percentuale di interventi eseguiti entro 90 minuti dall’insorgenza di un infarto è passata dal 57% del 2022 al 63% del 2023.
La chirurgia per tumore al pancreas e la maternità in calo
Per i tumori al pancreas, uno degli interventi più complessi, permane una forte frammentazione della casistica. Solo 10 strutture in tutta Italia presentano volumi di attività che garantiscono una casistica sufficiente, mentre il 42% dei casi viene trattato in strutture con volumi bassi, al di sotto dei 45 interventi all’anno. Nell’area perinatale, il numero dei parti è in diminuzione rispetto al periodo pre-pandemico: i dati 2023 registrano 381.766 parti, 11.700 in meno rispetto all’anno precedente. Si osserva inoltre un aumento dei punti nascita con meno di 500 parti annui, una soglia considerata critica per la qualità del servizio.
Fratture e colecistectomia: la cura dei pazienti oltre i 65 anni
Sul fronte delle cure muscolo-scheletriche, in particolare per le fratture del collo del femore, il report sottolinea un miglioramento: nel 2023 il 59% dei pazienti over 65 è stato operato entro le 48 ore, una percentuale vicina agli obiettivi del DM 70/2015. Anche per la colecistectomia laparoscopica, l’intervento più frequente per la rimozione della cistifellea, si registra un aumento della tempestività, con l’88% delle degenze post-operatorie ridotte a meno di tre giorni.