Il ministero dell’Università e della Ricerca ha avviato un tavolo di lavoro per riformare l’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, e Medicina Veterinaria. Presieduto dal Professor Andrea Lenzi, professore emerito di Endocrinologia presso l’Università Sapienza di Roma, il gruppo di esperti è incaricato di definire nuove modalità di accesso e formazione per le Scienze della Salute, con un focus iniziale sull’armonizzazione dei corsi del primo semestre.
Il team comprende accademici di rilievo:
- David Della Morte Canosci, professore di Medicina Interna all’Università Tor Vergata di Roma.
- Angela di Baldassare, professoressa di Anatomia Umana all’Università di Chieti-Pescara.
- Daniele Gianfrilli, professore di Endocrinologia all’Università Sapienza di Roma.
- Giuseppe Pizzo, professore di Malattie Odontostomatologiche all’Università degli Studi di Palermo.
- Brunella Restucci, professoressa di Patologia Generale e Anatomia Patologica Veterinaria all’Università degli Studi di Napoli Federico II.
- Roberta Siliquini, professoressa di Igiene all’Università degli Studi di Torino.
- Giorgio Zauli, professore di Anatomia Umana e già Rettore dell’Università degli Studi di Ferrara.
- Gianluca Cerracchio, direttore generale degli Ordinamenti della Formazione Superiore e del Diritto allo Studio del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Il 16 ottobre 2024, la Commissione Istruzione Pubblica e Beni Culturali del Senato ha approvato un disegno di legge delega che modifica le modalità di accesso ai suddetti corsi di laurea, eliminando il numero chiuso e i test d’ingresso. Il nuovo sistema mira a una selezione più equa, basata sulle competenze acquisite dagli studenti. Il provvedimento è ora in attesa dell’esame dell’Aula.
“Ci lasceremo alle spalle un sistema che non valorizzava le aspirazioni degli studenti, frustrate da quiz e test che assomigliavano più a un lancio della monetina che a un vero sistema di selezione. Vogliamo assicurare che tutti gli studenti siano valutati sulla base di materie caratterizzanti, con domande legate alle competenze acquisite. E va fatto al più presto”, ha dichiarato il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini