Il professor Robert Giovanni Nisticò è stato ufficialmente nominato presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Dopo la proposta del ministro della Salute, Orazio Schillaci, risalente alla scorsa settimana, il 4 aprile la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome ha confermato l’incarico. Nisticò succede a Giorgio Palù, dimessosi il 22 febbraio in aperta polemica con Schillaci per ragioni legate al compenso e alla durata del suo secondo mandato.
Nisticò, già professore associato di Farmacologia presso l’Università di Tor Vergata a Roma e noto per le sue competenze nel campo della farmacologia e della psichiatria, subentra a Francesco Fera, che aveva assunto temporaneamente la carica in seguito all’improvviso addio di Palù. La sua nomina è l’ultimo tassello necessario per completare la struttura di governance dell’AIFA, resa necessaria dalla riforma istituzionale varata con la legge numero 196 del 2022, fortemente sostenuta dall’attuale governo guidato da Giorgia Meloni. La carica è rimasta vacante per oltre un mese, tra incertezze e dubbi sul successore.
In attesa del decreto di organizzazione e funzionamento del personale, dalla comunità scientifica e dal settore farmaceutico nazionale è trapelato ottimismo riguardo alla capacità di Nisticò di portare avanti l’importante mandato della rinnovata AIFA. La Società Italiana di Farmacologia (SIF) ha espresso pieno sostegno alla scelta, riconoscendo in Nisticò un leader capace di navigare le complesse dinamiche del settore farmaceutico, garantendo al contempo l’efficacia, la sicurezza e l’’ppropriatezza dei farmaci disponibili sul mercato italiano.
Inoltre, la nomina di Nisticò sembra rafforzare il legame tra il Ministero della Salute e l’ambiente accademico di Tor Vergata, da cui Schillaci stesso proviene e da cui ha già attinto in precedenza per nomine chiave all’interno del suo dicastero.
Nisticò, forte della sua vasta esperienza e del suo impegno nel campo della farmacologia, è chiamato non solo a guidare l’AIFA, ma anche a elaborare strategie a lungo termine per affrontare questioni cruciali come l’implementazione di terapie avanzate nel mercato e la definizione di criteri di innovazione.