Tanto tuonò che piovve. Alla fine, sull’assessorato al Welfare di Regione Lombardia, ha vinto la linea Fontana: ovvero la riconferma di Guido Bertolaso, subentrato lo scorso novembre a Letizia Moratti. Nessuna sorpresa anche nel Lazio dove il presidente, Franceco Rocca, si è attestato la delega alla Sanità.
Lombardia, chi è Guido Bertolaso, assessore al Welfare
Sono quindi Bertolaso e Rocca i responsabili della Sanità nelle due importanti regioni italiane. In Lombardia, quindi, riconferma per Bertolaso.
Nato a Roma nel 1950, è figlio del generale Giorgio Bertolaso, pilota decorato durante la seconda guerra mondiale, primo italiano a volare con il Lockheed F-104 Starfighter. Laureatosi in medicina nel 1977, ha creato e diretto diversi ospedali in zone di guerra per poi divenire coordinatore della Farnesina per progetti in via di sviluppo. E’ stato nominato quindi capo del dipartimento degli Affari sociali, vicedirettore esecutivo dell’Unicef e vice commissario vicario per il Giubileo del 2000.
Bertolaso, il ruolo (gratuito) di consulente per la campagna vaccinale lombarda
Il suo nome è divenuto familiare a tutti gli italiani da quando ha rivestito il ruolo di capo della Protezione civile, dapprima nel Governo Prodi I (1996-1997), quindi durante il Governo Berlusconi II, dal settembre 2001. E’ stato in seguito anche Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania e sottosegretario ai rifiuti. Quindi, la nomina a Commissario dell’area archeoloica romana e quella, particolarmente delicata, di commissario straordinario per l’emergenza nella gestione del post terremoto in Abruzzo nella primavera del 2009.
Lasciata la Protezione civile ed il ruolo di sottosegretario nel 2010 si allontanò per qualche tempo dalla scena pubblica. Il suo nome iniziò a circolare nel 2016 come possibile candidato del centrodestra a sindaco di Roma, una proposta che declinerà una seconda volta nel 2021. Era nel frattempo già iniziato il suo impegno contro l’emergenza Covid in Lombarda, con la nomina a “superconsulente” nel marzo del 2020, per supervisionare la realizzazione dell’ospedale in Fiera Milano. Segue il ruolo di consulente per la campagna vaccinale lombarda, svolta anche questa a titolo gratuito. Con le dimissioni di Letizia Moratti, nel novembre 2022 ha assunto il ruolo di assessore al Welfare.
Lazio, Francesco Rocca ha la delega alla Sanità
“Terrò per me la delega alla sanità per poter affrontare in maniera diretta questa. Coerentemente non voglio avere giustificazioni e voglio metterci la faccia per poter dire ai cittadini che il presidente si assume le responsabilità e le decisioni. Mi mortifica come cittadino del Lazio vedere la nostra sanità così in difficoltà“. Lo ha detto Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, alla conferenza di presentazione della giunta.
Chi è Francesco Rocca, ex presidente di Croce Rossa Italia
Nato a Roma il 1 settembre 1965, Rocca è diventato presidente nazionale della Croce Rossa Italiana nel 2013, e ha ricoperto anche il ruolo di presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Laureato in legge, ha esercitato la professione di avvocato dal 1990 al 2003, e nella seconda metà degli anni ’90 si è occupato di processi di mafia, un impegno che lo ha costretto a vivere sotto scorta per cinque anni.
Rocca, i numerosi incarichi anche nella sanità
Nel corso degli ultimi 25 anni ha ricoperto diversi incarichi: presidente dell’Ipab “Asilo della Patria” dal 1996 al 2003, commissario dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma dal 2002 e, sino al 2007, direttore generale. È stato anche componente del consiglio d’indirizzo dell’Istituto Nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani dal 2007 al 2010 e del nucleo valutazione dell’Istituto Nazionale Tumori – IRCSS Fondazione Pascale di Napoli dal 2005 al 2009. Infine, è stato commissario straordinario della Asl Napoli 2 nel 2011 e direttore Generale dell’IDI nel 2017: esperienze che, deve avere pensato la coalizione di centrodestra, lo rendono un candidato ideale da contrapporre al candidato presidente del centrosinistra, l’assessore uscente alla Sanità Alessio D’Amato.