Minore accesso a nuovi farmaci e a sperimentazioni cliniche europee. La ricerca e lo sviluppo si spostano dall’Europa e sbarcano negli Stati Uniti e in Asia, considerati settori più ambiziosi. È quanto rileva un nuovo rapporto pubblicato da Charles River Associates per Efpia (European federation of pharmaceutical industries and associations) che dipinge un quadro impegnativo di calo della competitività in Europa, con la quota globale di investimenti in ricerca e sviluppo farmaceutici, studi clinici e produzione manifatturiera in diminuzione. La situazione è più grave per i prodotti medicinali per terapie avanzate (Atmp) – terapie tissutali, geniche e cellulari – utilizzati per prevenire e curare condizioni rare, inclusi alcuni tumori, settori invece in cui predominano gli Stati Uniti e la Cina.
I dati del rapporto
Secondo i dati del Rapporto, nel 2002 gli investimenti in ricerca e sviluppo negli Stati Uniti superavano quelli europei di 2 miliardi di dollari, oggi tale cifra è salita a 20 miliardi, un aumento del 1000%. Del totale degli investimenti in ricerca e sviluppo effettuati negli Stati Uniti, in Europa, in Cina e in Giappone, solo il 31% avviene in Europa. Questa percentuale è diminuita costantemente dal 41% nel 2001. La Cina ha nel frattempo aumentato la sua quota dall’1% all’8%. Relativamente alle Atmp, l’attività di sperimentazione clinica è doppia negli Stati Uniti e quasi tre volte superiore in Cina che in Europa. L’ Europa inoltre ha rappresentato una quota del 19,3% dell’attività di studi clinici globali nel 2020, con una diminuzione del 6,3%, rispetto a una media del 25,6% negli ultimi dieci anni.
L’indicazione di rivedere la legislazione farmaceutica
Il rapporto evidenzia una serie di aree problematiche e formula raccomandazioni politiche che potrebbero essere attuate a livello di governo nazionale o a livello Ue attraverso la revisione della legislazione farmaceutica. L’EFPIA avverte che le opzioni discusse dai responsabili politici nel contesto della strategia farmaceutica europea non sono sufficienti per affrontare le preoccupazioni, migliorare l’attrattiva dell’Europa per le scienze della vita e sostenere le aziende in Europa.
Le raccomandazioni di Efpia
Tra le raccomandazioni per affrontare le aree problematiche evidenziate da Efpia c’è quella di incentivare lo sviluppo nell’Ue di centri di innovazione veramente di livello mondiale; migliorare le capacità end-to-end e il finanziamento dell’innovazione dirompente; ripensare le politiche della catena di approvvigionamento per attirare gli investimenti ATMP in Europa; sostenere l’innovazione mediante l’attuazione di meccanismi di accesso anticipato, compresa la generazione e l’uso di prove del mondo reale; stimolare la trasformazione digitale dell’Ue e sostenere lo sviluppo delle capacità digitali; promuovere l’adozione di politiche di approvvigionamento e tariffazione sostenibili.