“Il contributo delle imprese farmaceutiche è fondamentale per l’economia del Paese, la ricerca e lo sviluppo portate avanti da queste aziende rappresenta un traino per la capacità innovativa dell’Italia”. Ma “l’invecchiamento della popolazione impone una ulteriore spinta al comparto della salute. Il Governo sta, in tal senso, tentando di ridurre i tempi di attesa per le liste, oltre a coinvolgere maggiormente le specializzazioni e aumentare così il personale sanitario. Inoltre l’Esecutivo vuole risolvere la questione del payback, che purtroppo abbiamo ereditato dal passato”. Così Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera, l’8 luglio a Bari in occasione della cerimonia per l’assegnazione dell’Healthcare Award istituito dalle riviste ‘Formiche’ e ‘Healthcare Policy’.
Le aziende farmaceutiche giocano un ruolo cruciale nell’economia italiana, non solo in termini di contributo al PIL ma anche per la loro capacità di innovazione e ricerca. Le imprese del settore sono tra i principali attori nel panorama economico del Paese. Aziende come Chiesi, Sanofi e Pfizer, che hanno effettuato grandi investimenti in Italia, non solo contribuiscono economicamente, ma sono fondamentali per lo sviluppo di nuovi farmaci e tecnologie sanitarie. Inoltre, il settore farmaceutico è un grande datore di lavoro, con una presenza significativa nelle regioni del Nord e Centro Italia, in particolare in Lombardia.
Il governo italiano è consapevole dell’importanza di questo settore e sta lavorando per migliorare l’efficienza del sistema sanitario, come evidenziato dagli sforzi per ridurre i tempi di attesa e gestire meglio la spesa farmaceutica attraverso misure di payback. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ad esempio, monitora attentamente i consumi e la spesa dei farmaci per garantire interventi tempestivi e efficaci. “C’è un gruppo di lavoro – ha sottolineato l’esponente di Fratelli d’Italia – che sta elaborando delle proposte che poi potranno finire nella prossima Manovra”. “Sappiamo tutti bene che gli spazi fiscali sono ridotti, siamo sotto procedura di infrazione e dal prossimo anno torneranno i vincoli del Patto di stabilità. Ma l’impegno politico c’è”, ha assicurato Osnato.