Nella nona edizione del Libro bianco (2024) sulla salute della donna emerge un tema cruciale: l’indagine sulla disparità di genere nel campo della sanità e della ricerca scientifica. Quest’opera, frutto della collaborazione tra Fondazione Onda e Farmindustria, è stata presentata in Senato, sottolineando la necessità di un approccio equo e personalizzato nella medicina.
Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda, ha evidenziato la distinzione tra uguaglianza e parità: mentre la prima implica diritti identici per tutti, la seconda mira ad adattare gli interventi alle specifiche necessità individuali. Questo approccio è fondamentale nella medicina di genere, il cui scopo è garantire pari opportunità in prevenzione, diagnosi e cura.
Le disparità di genere si manifestano in vari ambiti, dall’istruzione al lavoro, influenzando aspetti come l’analfabetismo e la disparità salariale. In Italia, le donne affrontano sfide uniche in tutte le fasi della vita, dalla gravidanza all’età geriatrica, richiedendo un cambiamento nelle politiche sanitarie.
La ricerca e l’innovazione digitale nel campo della salute sono ancora segnate da un gender gap significativo. La mancata considerazione della variabile “sesso e genere” nelle ricerche scientifiche e la scarsa presenza femminile nelle posizioni dirigenziali suggeriscono come la strada verso l’equità lavorativa sia ancora lunga.
Nonostante la crescente presenza femminile nel campo medico, le donne sono ancora sottorappresentate in chirurgia e in ruoli dirigenziali. Questo squilibrio è attribuito a barriere individuali, interpersonali, istituzionali e comunitarie. Anche nel mondo accademico, il divario di genere si allarga a favore degli uomini, soprattutto nei campi STEM.
Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, ha sottolineato l’importanza dell’equità di genere nel settore farmaceutico, mentre Elena Ortona, del centro di riferimento medicina di genere dell’Istituto Superiore di Sanità, ha evidenziato il ruolo della Fondazione Onda nell’eliminazione delle disuguaglianze e nella promozione di cure appropriate e personalizzate.