Le modifiche al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) italiano, recentemente approvate dalla Commissione Europea (che ha garantito all’Italia l’erogazione della quarta rata), delineano un quadro ambizioso per rafforzare il settore sanitario del Paese. Grazie all’aumento del finanziamento alla Sanità, che aveva subito numerosi tagli prima della pandemia da Covid-19, le nuove iniziative apporteranno migliorie significative rispetto all’assistenza domiciliare, alla telemedicina e all’ammodernamento e risanamento delle strutture sanitarie. La proposta di revisione, approvata dalla Commissione, sarà adottata dal Consiglio UE e successivamente entrerà in vigore.
Assistenza domiciliare integrata e telemedicina
Il Pnrr rivisto stanzia 750 milioni di euro per l’Assistenza domiciliare integrata e la telemedicina, ponendo l’accento sulla necessità di un approccio territoriale e innovativo rispetto alla riforma sanitaria. Queste risorse mirano a potenziare l’assistenza domiciliare per gli over 65, aumentando l’obiettivo a 842mila assistiti entro il 2026. Inoltre, la telemedicina, sempre più pilastro della sanità moderna, è ora destinata a raggiungere 300mila persone entro il 2025, superando di gran lunga le previsioni iniziali di 200mila. Previsto anche il rafforzamento dell’ambizione della Missione 6, attraverso misure tese ad ampliare la dotazione complessiva di grandi apparecchiature nelle strutture ospedaliere e in quelle della medicina territoriale.
Ristrutturazione delle strutture territoriali finanziata dall’UE
Le modifiche al Pnrr comportano una revisione delle strutture territoriali finanziate dall’Unione Europea. Le Case di Comunità, gli Ospedali di Comunità e le Centrali Operative Territoriali subiranno una riduzione rispettivamente a 1.038, 307 e 480, una decisione necessaria a causa dei crescenti costi e difficoltà burocratiche. Il Ministero della Salute ha assicurato che, nonostante questi tagli, le strutture al di fuori del finanziamento saranno comunque realizzate attingendo da altri fondi, inclusi quelli destinati all’edilizia sanitaria.
Nuove apparecchiature e riduzione dei posti letto: gli obiettivi per il 2026
La revisione del Piano stabilisce obiettivi ambiziosi per il 2026, tra cui l’operatività di 3.100 nuove apparecchiature diagnostiche entro fine 2026. Allo stesso tempo, tuttavia, i nuovi posti letto di terapia intensiva e sub intensiva da realizzare entro quell’anno scendono da 7.700 a 5.922.
Investimenti nelle ristrutturazioni ospedaliere: obiettivo 90%
Il Pnrr rivisto prevede che almeno il 90% di 250 milioni di euro sia destinato a progetti di ristrutturazione e modernizzazione degli ospedali. Questi finanziamenti saranno erogati per progetti relativi agli Accordi di Programma ai sensi dell’articolo 20 L. 67/88, guidati dal Ministero della Salute in collaborazione con le regioni.
Novità per medici di Medicina Generale e fascicolo sanitario elettronico
Infine, la revisione del PNRR fissa all’85% la soglia dei medici di medicina generale che entro il 2025 dovranno essere in grado di alimentare il fascicolo sanitario elettronico. Una spinta significativa verso l’innovazione nel settore sanitario, che promuove la digitalizzazione e l’efficienza nella gestione delle informazioni mediche dei cittadini.
Le modifiche al Pnrr per il settore sanitario non solo rappresentano un incremento dei finanziamenti, ma delineano una visione ambiziosa nell’affrontare le sfide attuali e future nel panorama della salute pubblica italiana. L’Italia, con il supporto decisivo dell’Unione europea, si prepara a un’ammodernamento significativo del suo Sistema sanitario nazionale.