Via libera al Pnrr sanità del Piemonte. Decisiva la seduta odierna della IV Commissione Sanità assistenza servizi sociali, politiche degli anziani del consiglio regionale che ha licenziato la delibera di giunta dell’11 febbraio 2022 che mettere nero su bianco i numeri di Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative Territoriali, le nuove infrastrutture sanitarie previste dalla “Missione Salute” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il testo andrà in aula martedì 22 per il voto definitivo e in tempo per essere inviato a Roma entro fine mese, termine ultimo in cui le Regioni possono presentare il loro piano al governo. “Diamo una risposta ai territori” commenta a true-news il presidente della Commissione Sanità, professor Alessandro Stecco, parlando di un “dibattito accesso come è normale che sia quando ci sono regole, paletti e criteri messi appunto da Agenas ma anche le consultazioni fatte internamente con le direzione delle Aziende sanitarie, i rappresentanti dei sindaci e dei territori”. “La cosa più importante è il confronto – continua Stecco – e crediamo che sia il risultato migliore possibile”.
Stecco: “Regione Lombardia ha recuperato risorse aggiuntive”
La Regione ha deciso di “recuperare risorse aggiuntive rispetto a quelle del Pnrr in modo da mantenere il numero e livello della case di comunità”. Il riferimento è ai fondi mancanti che in base allo schema di ripartizione agli enti locali dei fondi Pnrr e Fondo complementare stanziavano 121 milioni per le CdC, 66 milioni per gli OdC e 7 milioni per Cot. Risorse che non garantivano la realizzazione di 91 Case di Comunità, 29 sedi di Ospedali di Comunità e 43 di Centrali Operative Territoriali come previsto dai bacini di utenza.
Città della Salute e della Scienza a Torino e Novara
La Regione ha trovato la quadra attingendo da altre fonti: le ulteriori e “mancanti” 9 case di Comunità e 2 Ospedali di Comunità saranno finanziate nell’ambito del Piano Inail di investimento immobiliare nel campo dell’edilizia sanitaria. Sono i cosiddetti fondi ex art. 20 Legge 67/88 (l’ultimo grande piano di edilizia sanitaria in Italia, in larga parte inattuato sulla Penisola) e con il quali la Regione ha già deciso di finanziare due diverse “Città della Salute e della Scienza”, a Torino e a Novara e, più in generale, fondi Inail per un miliardo e 642 milioni di euro da investire su otto diverse strutture ospedaliere della Regione. La modalità prediletta è quella delle iniziative di partenariato pubblico privato.
Pnrr e Sanità, Stecco: “Ora pensare a modalità di gestione e risorse umane”
Dopo il passaggio definitivo in aula il Pnrr piemontese per quanto riguarda la sanità sarà pronto per essere inviato a Roma. Si basa su recupero di ospedali dismessi (come a Gattinara, Vercelli) o edificazione ex novo di strutture sanitarie. “L’hardware” lo definisce Stecco. Ma da adesso, avverte il medico e politico, bisogna cominciare a pensare a “software, modalità di gestione e risorse umane”, uno dei veri nodi italiani per l’attuazione di Next Generation EU per rendere la “salute territoriale davvero capillare”. “Su questi interventi – chiude il Presidente della Commissione Sanità – va inserito il futuro DM 71 che regola la sanità territoriale, una sorta di manuale della stessa che va ancora affinato ma da lì si può partire”.