Nella seduta dell’11 aprile scorso la Regione Lombardia ha illustrato in Commissione Sanità la delibera di Giunta regionale concernete le linee guida per l’adozione dei POAS, i Piani di Organizzazione Aziendali Strategici di ATS, ASST, IRCCS pubblici e Areu.
Il POAS
Il POAS costituisce il documento fondamentale con il quale viene definita e aggiornata la struttura organizzativa dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale e dove vengono delineate le direttrici di sviluppo dell’attività di programmazione aziendale a livello regionale. E’ di fatto il volano della nuova Sanità lombarda dopo due anni di pandemia e che si appresta a essere modificata dal Piano nazionali di ripresa e resilienza.
La Regione ha deliberato che le variazioni dei POAS potranno essere proposte annualmente se motivate da situazioni ed esigenze particolari per conservare la stabilità degli assetti organizzativi già deliberati, nel rispetto delle indicazioni esposte nelle linee guida.
Le disposizioni del Piano di Organizzazione Aziendale Strategico devono essere accolte entro 45 giorni dall’approvazione del documento. Direttori sanitari e Rappresentanti legali hanno quindi tempo fino all’inizio di giugno per fornire indicazioni pratiche alla Direzione Generale Welfare.
Il Nucleo della Valutazione delle Performance
La Regione ha previsto un organismo di verifica, il Nucleo della Valutazione delle Performance, che risponde direttamente al Direttore Generale e si raccorda con l’Organismo Indipendente di Valutazione Regionale. Il Nucleo si compone di tre membri esterni, nominati secondo i criteri delle disposizioni regionali.
L’obiettivo del Nucleo è la verifica del merito e del funzionamento complessivo del sistema di valutazione della performance organizzativa e aziendale rispetto al sistema di programmazione regionale e agli obiettivi assegnati ai dirigenti e al personale. Valuta la correttezza della misurazione del grado di raggiungimento delle performance aziendali e individuali del personale, le attività dei dipendenti titolari di incarichi di funzione e di coordinamento e, infine, l’attuazione delle disposizioni in tema di trasparenza e anticorruzione.
Le strutture coinvolte e le Centrali Operative Territoriali
Le tipologie di strutture coinvolte dal POAS saranno varie. Possono figurare i Dipartimenti gestionali, funzionali interaziendali, le Strutture Complesse, le Strutture Semplici Dipartimentali (SSD) e/o Strutture Semplici Distrettuali, e infine le Strutture Semplici (SS).
Ai vari distretti possono poi essere ricondotte le Centrali Operative Territoriali (COT), punti di accesso territoriale, fisico e digitali, di facilitazione e di orientamento della rete d’offerta sociosanitaria all’interno. Il Responsabile ha un incarico di posizione organizzativa e afferisce al Direttore di Distretto. La COT coordina i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari socioassistenziali, come: il coordinamento della presa in carico della persona; l’ottimizzazione degli interventi della rete assistenziale; la gestione informatica della presa in carico e dei PAI; il tracciamento e il monitoraggio delle transizioni; supporto informativo e logistico; l’assistenza domiciliare anche attraverso la telemedicina.
Case di Comunità
All’interno dei distretti sono poi riconducibili le Case di Comunità, luoghi fisici di prossimità di cui è responsabile un dirigente che afferisce al Direttore di Distretto, che hanno l’obiettivo di coordinare l’acceso all’assistenza sanitaria, sociosanitaria e socio assistenziale; la prevenzione e promozione della salute seguendo le linee guida di ATS e ASST; la presa in carico della cronicità e fragilità; la valutazione del bisogno; l’attivazione di percorsi di cura multidisciplinari integrati.
Dentro le Case di Comunità sono garantiti servizi che fanno capo al Direttore del Distretto con responsabilità diretta o funzionale (come per l’assistenza sanitaria di base, le cure domiciliari e palliative, CUP, assistenza ambulatoriale e telemedicina, punto prelievi, consultori, screening e vaccinazioni).