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Politecnico di Milano e Fondazione Bruno Kessler insieme per l’innovazione tecnologica e la formazione avanzata

Il 2 ottobre il Politecnico di Milano e la Fondazione Bruno Kessler (FBK) di Trento hanno firmato un accordo per avviare una collaborazione su diverse aree strategiche, tra cui microelettronica, fotonica, intelligenza artificiale, tecnologie mediche e biomediche (MedTech), agricoltura, industria, salute digitale e scienze quantistiche. Questo impegno comune mira a consolidare la ricerca e a sviluppare tecnologie innovative per affrontare alcune delle sfide più cruciali nel panorama tecnologico europeo e globale.

L’accordo si propone di colmare il divario di innovazione che ancora separa l’Italia dal resto d’Europa, attraverso la creazione di una rete di eccellenza in aree di grande impatto tecnologico, con un’attenzione particolare all’intelligenza artificiale e alla sostenibilità. La rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, ha sottolineato l’importanza di “fare sistema” per favorire la crescita dell’innovazione: “Colmare il gap di innovazione che ci distanzia dall’Europa è il risultato della nostra capacità di fare rete e affrontare le grandi sfide tecnologiche,” ha affermato. Ha inoltre evidenziato come l’accordo permetterà di sostenere la formazione avanzata dei giovani ricercatori, ritenendo l’università un bacino fondamentale di talenti.

Una delle aree principali di collaborazione sarà la fotonica, dove entrambe le istituzioni vantano circa venticinque anni di esperienza nella manipolazione della luce su chip di silicio. Questa tecnologia ha numerose applicazioni in settori chiave come le telecomunicazioni, la sensoristica biomedica, gli strumenti scientifici, e persino i dispositivi quantistici.

Il nuovo accordo consentirà a FBK e al Politecnico di Milano di potenziare le loro competenze nella fotonica integrata, sviluppando non solo nuove piattaforme e materiali, ma anche migliorando la capacità produttiva e l’integrazione dei chip nelle applicazioni di punta. L’obiettivo principale è rendere i chip integrati sempre più rapidi, efficienti e meno dispendiosi dal punto di vista energetico.

Ferruccio Resta, presidente della Fondazione Bruno Kessler, ha commentato la portata strategica dell’accordo: “La firma di questo accordo quadro rappresenta un passo decisivo nella costruzione di un ecosistema nazionale dell’innovazione, capace di affrontare le sfide strategiche del nostro tempo e competere a livello globale.” La partnership tra le due istituzioni, ha affermato Resta, non si limita a rafforzare la ricerca e la formazione, ma punta a trasformare radicalmente i settori chiave dell’innovazione tecnologica, contribuendo a posizionare l’Italia in un ruolo di leadership.

Resta ha inoltre evidenziato l’importanza del lavoro congiunto tra istituzioni, talenti e risorse, per far sì che la ricerca sia davvero un motore di trasformazione. In questo contesto, strumenti come i dottorati congiunti e i progetti su larga scala, finanziati sia a livello europeo che nazionale, saranno fondamentali per concretizzare una trasformazione tecnologica significativa.

L’accordo prevede anche una serie di iniziative pratiche per facilitare la collaborazione tra i ricercatori delle due istituzioni. Verranno istituiti accordi specifici per realizzare progetti congiunti e creare laboratori condivisi, con la possibilità di mettere in comune infrastrutture e competenze.

Inoltre, presso il Politecnico di Milano saranno attivati corsi di dottorato, finanziati in parte dalla Fondazione Bruno Kessler. Le borse di dottorato verranno concordate in base ai settori di interesse comuni, contribuendo così a formare una nuova generazione di ricercatori altamente qualificati nelle aree strategiche individuate. FBK supporterà anche la creazione di master universitari, con l’obiettivo di favorire la crescita delle competenze dei giovani scienziati, secondo le modalità definite dall’università.